A Roma anche la nostra diocesi all’incontro del papa con il mondo della scuola

Anche la nostra diocesi ha partecipato, attraverso un gruppo di docenti di religione e scuole, al grande incontro del mondo della scuola con Papa Francesco, in piazza San Pietro.
Grazie all’organizzazione del caro collega Roberto Palummo, abbiamo avuto la possibilità di partecipare ad un evento che ci ha emozionati non poco.
Sabato 10 maggio 2014 tutto il mondo della scuola, dirigenti, operatori, alunni e genitori, provenienti da varie zone dell’Italia,si sono riversarti in piazza San Pietro a Roma per incontrare il nostro caro Papa Francesco. Eravamo più di trecentomila.
La festa è iniziata con canti, animazioni e le testimonianze di dirigenti, alunni e docenti che hanno raccontato il loro amore per la scuola.
Papa Francesco, come un buon padrone di casa, ci ha accolti e ha voluto salutare tutti i presenti percorrendo sotto il sole, non solo la piazza, ma tutta via della Conciliazione gremite.
Alla presenza di Papa Francesco poi, persone dello spettacolo e il nostro ministro dell’Istruzione Giannini sono intervenuti con le loro riflessioni sulle parole chiavi di questo incontro: famiglia, educazione, alleanza, umanesimo,comunità, insegnanti e autonomia.
Papa Francesco ha esordito il suo discorso di saluto con queste parole:
“Si vede che questa manifestazione non è ‘contro’, è ‘per’. Non è un lamento, è una festa, una festa per la scuola. Sappiamo bene che ci sono problemi e cose che non vanno, lo sappiamo, ma voi siete qui, noi siamo qui perché amiamo la scuola”.
Ha proseguito raccontandoci della sua prima maestra:
“Ho una immagine del mio primo insegnante che mi ha aiutato a crescere, quella maestra che mi ha preso a sei anni al primo livello della scuola, mai ho potuto dimenticarla, lei mi ha fatto amare la scuola e poi sono andato a trovarla per tutta la via e sono andato a trovarla fino a che è mancata a 98 anni, è lei che mi ha insegnato ad amare la scuola”.
Ha voluto che ripetessimo un proverbio indiano:
“Per educare un figlio ci vuole un villaggio!” Cioè occorre la cooperazione di tante persone.
Ci ha congedati con queste parole:
“Per favore, non lasciamoci rubare l’amore per la scuola”. E ci ha dato la sua benedizione.

di Felicia D’AURIA