Parrocchia Santa Maria del Lauro, Meta

Abitare il mondo digitale “Formazione per l’anima”

Per poter trasmettere qualcosa agli altri occorre prima esserne depositari, riusciamo a farci capire dai nostri animati infatti solo avendo davvero compreso ciò di cui s’ intende parlare. Per questo e per tanto altro, ogni lunedì gli animatori di tutti i settori della nostra parrocchia si riuniscono per l’incontro di formazione con don Francesco.

Quest’ anno è iniziato con un tema davvero vicino a noi giovani, attuale e dunque quanto mai necessario: l’uso dei social network. Abbiamo letto e ascoltato molto a riguardo, si tratta di un terreno apparentemente conosciuto, eppure in noi ha generato diverse riflessioni e alcuni timori. Internet è una rete che cattura, occorre dunque essere responsabili del suo uso: tutti gli atti in esso lasciano tracce e hanno conseguenze, nulla è anonimo. E’ necessario chiedersi quanto tempo sottraiamo alle cose importanti per dedicarci ai social, perché “navigare senza scopo fa solo volare il tempo”. I rapporti umani costruiti in rete devono diventare un “anche”, non un “invece”. Non dovrebbe esistere un dualismo tra vita virtuale e reale: la rete non è una realtà parallela, ma è chiamata a essere uno spazio antropologico interconnesso radicalmente agli altri ambiti quotidiani. L’ abuso di questo mezzo può portare a disagi sociali, fino alla Internet Addiction Disorder (IAD), che provoca conseguenze analoghe alle altre patologie da dipendenza.

Abbiamo ricevuto il consiglio di non iniziare né finire le nostre giornate navigando in rete. L’ invito per noi animatori è di non aver paura di sentirci soli soltanto perché non connessi, ma vivere responsabilmente la nostra solitudine per riuscire a prendere poi parte al mondo, sia esso telematico o reale, in modo consapevole. Conclusa questa prima parte della nostra formazione, siamo passati ad un altro importante argomento, la preghiera. In merito ci sono state rivolte le seguenti domande: “Come sei abituato a pregare fino ad oggi? Senti il bisogno di cambiare qualcosa nella tua preghiera?”, “Trovi più aiuto a pregare da solo, nel silenzio o con altri, comunitariamente? e “C’ è una domanda che desideri fare per capire meglio qualcosa della preghiera?”. Ai precedenti quesiti hanno risposto oralmente alcuni animatori, ma tutti noi abbiamo meditato a riguardo e speriamo in futuro di alimentare la nostra fede con un preghiera sempre più vigorosa e meno abitudinaria. In conclusione, ringrazio per la possibilità di vivere questi preziosi momenti formativi di settimana in settimana.

di Rossana