Azione Cattolica

Azione Cattolica: la catechesi degli adulti formato digitale

dal Diario di un'animatrice adulti di Azione cattolica della parrocchia di Santa Maria la Carità

Quando la limitazione degli spostamenti causata dall’epidemia coronavirus ha comportato una breve battuta di arresto in tutte le attività di catechesi associative, tutti i gruppi, giusto il tempo di  riorganizzarsi e di studiare altre modalità di interazione, sono ripartiti tramite videochiamate di gruppo e telefonate individuali. Per gli adultissimi la telefonata consueta magari quindicinale da parte degli animatori si è intensificata: si tratta di monitorarli -specie quelli soli – nella quotidianità che non è molto cambiata, ma che risente di un clima di attesa dolorosa, percepita soprattutto attraverso le trasmissioni televisive.

Ma la situazione permane e, spulciando il testo di catechesi dell’AC per gli adulti mi accorgo che la tappa prevista dall’itinerario dedicato al tempo, più o meno in questo periodo è ‘imprevisto’. Non posso permettermi di trascurare la cosa.

Intanto nella chat whatsapp degli animatori adulti diocesani, con cui stiamo sperimentando insieme la preparazione degli incontri dei nostri gruppi, i vicepresidenti neoeletti, Anna Maria e Pasquale, hanno avviato per la Quaresima un appuntamento quotidiano di condivisione sul Vangelo del giorno, secondo il nostro metodo della Parola che illumina la vita. E’ una bella esperienza, che ci sta rendendo più uniti  e non ci fa mancare il confronto.

Così metto insieme le due cose e propongo agli adulti del gruppo parrocchiale di darci appuntamento stessa ora stesso giorno di sempre, una volta a settimana, per fare l’incontro che stavolta si svolge in un modo singolare ma che svela nuove ricchezze. Il gruppo diventa virtuale, su whatsapp, ma dietro ogni messaggio c’è una persona che conosciamo da anni, magari nostra vicina di casa, o parente; sicuramente un’amica, e nel silenzio delle nostre case risuonano i ricordi delle loro voci e del modo di parlare, di gesticolare, la loro vita condivisa tra noi. Sono qui con me.

Il primo incontro è stata una scoperta incredibile. Avevo annunciato che avremmo affrontato l’imprevisto, leggendo questa declinazione del tempo umano proprio ora che sappiamo cosa significa. Gli ho proposto la foto di qualche materiale suggerito nell’itinerario per iniziare la discussione dalla narrazione della vita e ho chiesto che ciascuno scrivesse cosa gli suggeriva. Il confronto che ne è derivato è stato intenso. La condivisione della scrittura credo ci abbia aiutato, sebbene non tutte siamo abituate a scrivere. Ci siamo confrontate con gli imprevisti delle nostre -spesso lunghe – vite. E la prossima sarà la volta del confronto con la Parola, la parabola delle dieci vergini narrata da Matteo. Scopriremo insieme che l’imprevisto, vissuto in compagnia del Signore è la festa.

Ora a telefono. Non posso dimenticare le mie signore che non hanno cellulare e che raggiungo col telefono di casa. Questa volta ascolterò le voci, mi accorgerò subito come stanno, offrirò come dono la condivisione che abbiamo fatto con gli altri e so che loro mi daranno molto da raccontare al gruppo la prossima volta.