Convegno Pastorale Diocesano La gioia del Vangelo nella compagnia degli uomini

È sempre difficile raccontare un convegno: si corre il rischio di essere didattici, o celebrativi. In ogni caso, si corre il rischio di lasciare fuori pezzi importanti di una storia che parte da lontano. Perché un convegno diocesano non si improvvisa, non è un evento slegato dalla vita della Chiesa locale, non è neanche un punto di partenza o di arrivo.

Questo convegno è la tappa di un cammino, di un percorso che la nostra Chiesa diocesana sta vivendo in questi anni. Ed è un percorso di conversione, da una Chiesa di conservazione ad una Chiesa missionaria, che vuole vivere La gioia del Vangelo nella compagnia degli uomini. Questo il titolo, ed il tema, dei due giorni di ascolto e confronto, il 18 e 19 ottobre, il primo a Piano di Sorrento, in una sala gremita del Teatro Delle Rose; il secondo a Vico Equense, nei diversi luoghi allestiti per i laboratori.

Nel primo giorno ci è stata offerta una riflessione sull’uomo di oggi, partendo da diverse prospettive: il teologo, professor Giuseppe Guglielmi, ed il filosofo, il professore Massimo Cacciari, con la brillante moderazione della dottoressa Maria Concetta Criscuolo, ci hanno presentato interessanti spunti di riflessione a partire dalle diverse sfere di competenza. E questa è forse la parte più difficile da raccontare: seicento persone, attente, interessate, spesso emozionate, e con la gioia di esserci, di partecipare, di capire sempre meglio questo tempo complesso, forse difficile e a volte contraddittorio, che ci spaventa e ci affascina, ma che ci chiede presenza, passione per l’uomo e fiducia nello Spirito, che ci spinge su strade nuove ma senza farci mancare il suo sostegno.

Chi è l’uomo oggi? Il prof. Cacciari, in un intervento denso e mai ovvio, ha sottolineato tra l’altro le accelerazioni incredibili del nostro tempo, in tutti i campi, con l’ordine nuovo e la nuova “forma mentis” che ha prodotto: individualismo, mancanza di direzione e di prospettiva, mancanza di senso dell’umano. Dove la domanda, secondo il filosofo, non è Chi è oggi l’uomo, ma Tu uomo– e sentivamo rivolto ad ognuno di noi quel dito- tu uomo, cosa vuoi essere? E intanto il teologo ci presentava l’umanità di Gesù, la sua scelta per gli esclusi, anche dal potere religioso; ed è la Chiesa di Papa Francesco, china sulle ferite dell’uomo, Chiesa ospedale da campo, Chiesa non preoccupata di sé, meno sacrale e più inquieta, che promuove riconciliazioni e cerca gli uomini per accompagnarli, con la fiducia che non siamo soli in questa notte dell’umanità, e che ci sono sentinelle che vegliano. Mentre Cacciari incalzava: in questa notte dell’umanità, dove sono le sentinelle? Gli intellettuali dove sono? Chi affronta, e regolamenta, le nuove frontiere scientifiche, tecniche, economiche, etiche, giuridiche, normative? Vanno attivate sinergie, meticciamenti, vanno sperimentate strade nuove. Dove sei Chiesa, oggi che il culto dell’accelerazione comporta perdita di memoria, eccesso di semplificazione, vuoto di pensiero? Servono luoghi della resistenza, dove si possa coltivare l’arte di ragionare insieme, andando oltre la deriva del tweet.

Il confronto, magistralmente moderato dalla dott. Criscuolo, si chiude con le parole del nostro Arcivescovo Mons. Francesco Alfano, che riprende e rimanda al giorno successivo la provocazione del prof. Cacciari. Chi sei tu, uomo?

E il secondo giorno è di uomo che nei tanti laboratori hanno parlato i 350 delegati delle parrocchie dell’Arcidiocesi di Sorrento-Castellammare di Stabia. Di uomo inserito nei suoi luoghi. I luoghi- recitano gli Orientamenti Pastorali Diocesani- sono il contesto nel quale, nella compagnia degli uomini, viviamo la gioia del Vangelo. Per il nostro cammino diocesano ne abbiamo scelti sei: ambiente, cultura, dolore e solitudine, festa, lavoro, mondo digitale. Su questi temi con l’aiuto di esperti e attraverso il lavoro laboratoriale abbiamo provato ad individuare strumenti da offrire alle comunità. E scegliendo di non concludere il convegno ma di portarlo nelle parrocchie, attraverso i delegati, per continuare un cammino in uscita, di conoscenza e di crescita, aprendoci a spazi di libertà e di verità, per accogliere, partecipare, condividere: il nostro modo di essere cristiani oggi

di Lucia di Martino