Dal diario di don Franco: Assemblea CEI Roma, 21 maggio 2019

 Roma, Collegio Capranica 21 maggio 2019 ore 23.00

Sono stanchissimo, ma non posso rinunciare a condividere quanto oggi ho vissuto!

L’assemblea dei vescovi italiani è entrata finalmente nel vivo dei lavori in programma. Abbiamo innanzitutto ascoltato la prolusione del cardinale Bassetti, presidente della CEI, che ha introdotto la discussione richiamando il contesto ecclesiale e sociale in cui ci muoviamo: l’ampio confronto che ne è seguito ha evidenziato l’attenzione delle nostre Chiese a cercare vie nuove nella pastorale ordinaria per rispondere alle sfide del momento presente e lo sforzo di allargare gli orizzonti in un dialogo con tutte le forze sane del Paese per costruire dei ponti là dove invece si vogliono innalzare muri.

È stata poi presentata una relazione programmatica in vista di una revisione della presenza missionaria delle nostre comunità, da rinnovare nelle modalità e negli strumenti. Il prossimo ottobre vedrà impegnate tutte le Chiese locali in questo nuovo slancio dell’azione missionaria, perché il Vangelo giunga fino ai confini della terra: comunione e missione sono il binomio indivisibile per fare esperienza concreta e piena di Chiesa. Come far rientrare nell’azione pastorale ordinaria la “missio ad gentes”, riscoprendo le motivazioni teologiche essenziali in un mondo globalizzato e già segnato dalla interculturalità? Domanda inquietante e piena di stimoli, da riproporre a ogni comunità, grande o piccola che sia, per crescere nella fedeltà al mandato missionario, attualissimo anche nel contesto mediatico e digitale che viviamo.

Nel pomeriggio poi altre due comunicazioni importanti: una riguardante l’avvio della consultazione sul tema degli Orientamenti Pastorali della Chiesa in Italia nel prossimo quinquennio (2020/2025) e l’altra sull’incontro in programma per il febbraio 2020 a Bari sul “Mediterraneo frontiera di pace”. Argomenti così impegnativi avrebbero richiesto molto più tempo per il confronto, che è stato appena avviato. In ogni caso, mi pare di poter sottolineare che non possiamo tirarci indietro dinanzi a quanto lo Spirito sta dicendo alla Chiesa in Europa, in Italia, in ognuna delle nostre diocesi e anche nella nostra: renderemo ragione della speranza che guida il cammino del Popolo di Dio nella misura in cui ci faremo testimoni della “gioia del Vangelo nella compagnia degli uomini”!

Il confronto serale con alcuni vescovi amici ha infine arricchito la mia mente di nuovi spunti e ora che… casco a pezzi mi resta solo di ringraziare il Signore per il dono della Chiesa in cui mi ha posto come pastore: in essa sto facendo esperienza della guida forte dello Spirito, insieme a tanti amici che con me vogliono seguire Gesù incontrandolo nei fratelli e imparando ad abitare con umiltà e coraggio i luoghi dove la gente vive, soffre e spera!