Dal Diario di don Franco: Cracovia, 26 luglio 2016

Cracovia, 26 luglio 2016   Ore 8.30

Pronti per iniziare la GMG 2016! Siamo giunti a Cracovia ieri sera con un piccolo gruppo di giovani. Con quelli che si sono avviati prima di noi ci ritroveremo già questa mattina e altri ancora che sono in viaggio li ritroveremo domani. Ma qui a Cracovia già si respira aria di festa. Le strade del centro sono invase da giovani incuriositi e festanti, desiderosi di vivere un’esperienza particolare come di sicuro sarà. Anche l’arrivo in aeroporto è stato segnato dalla gioia. Niente di superficiale: lo si legge negli sguardi di questi ragazzi, attenti a cogliere ogni segno che possa aprirli a una realtà più grande. Cosa portano nel cuore? Smarrimento, incertezza, paura: come tutti, forse ancor più degli altri. Ma non solo. Il bisogno di ritrovarsi insieme, per condividere la ricerca della verità su se stessi e sul mondo che sono chiamati a costruire. Ecco cosa li spinge, a volte senza nemmeno rendersene conto fino in fondo, a dare vita a un evento tanto speciale e significativo per noi  tutti.
 
È un po’ questo il succo di quanto ci siamo detti tra noi vescovi, contenti di stare con loro in questa settimana di grazia straordinaria. Le preoccupazioni non mancano, ma la speranza è più grande. Non dimentichiamo i tantissimi loro coetanei che sono rimasti a casa. Anzi li teniamo ancor più presenti: si può dire che stiamo qui principalmente per loro. Il mio cuore si apre all’ascolto: vorrei poter accogliere i segreti, le confidenze, le aspirazioni nascoste, i timori e le angosce di ciascuno. Cercherò di leggere nei volti i messaggi che ognuno di loro lancia senza interruzione. E ciò mi sarà possibile se conserverò il  silenzio del cuore, lo stupore dell’incontro, la gioia dell’accoglienza. So bene che non sarà semplicissimo. Ma è il mio piccolo contributo per la riuscita di questa Giornata mondiale della gioventù e non solo… È proprio vero: l’intuizione profetica di San Giovanni Paolo II, che trenta anni fa inventò questo “pellegrinaggio itinerante” con i giovani di tutto il mondo, chiama tutti a una vera e concreta conversione, a partire dai pastori. E qui di vescovi e preti, insieme a ragazzi e giovani entusiasti, ne stanno arrivando proprio tanti!