Dal Diario di don Franco Lourdes, 12 ottobre 2015

Lourdes, 12 ottobre 2015   Ore 17.50

Il primo impatto con Lourdes è sempre significativo, ogni volta diverso per ciascuno dei pellegrini e di sicuro sempre nuovo per tutti. La stanchezza si dimentica presto. E sembra di stare qui già da tempo, addirittura ci si sente a casa. Mi ha sempre colpito, fin dalla mia ‘prima volta’ a Lourdes, l’attenzione alle singole persone, a partire dagli ammalati. L’accoglienza consente di sentirsi amati, presi in considerazione, per nulla giudicati. Favorisce il ritrovo di se stessi, consentendo di ascoltare il proprio cuore. Quasi senza accorgersene, se non si è totalmente distratti, si entra in dialogo con Dio: silenzio, preghiera, ascolto prolungato, supplica e adorazione. Ciò che a volte fa tanta fatica ad essere espresso come sentimento religioso, qui diventa del tutto naturale e spontaneo. Ecco il primo grande miracolo che a tutti è dato di sperimentare su se stessi: la conversione dei peccatori, cioè il cambiamento di vita di ognuno, a partire da sé prima che attenderlo dagli altri. Bernardetta ha imparato dalla Signora a ripetere nella preghiera: “pregate per noi, poveri peccatori”. E queste sono state le sue ultime parole, sul letto di morte.

Il primo momento ufficiale del nostro pellegrinaggio ci ha visti pronti ad accoglierci gli uni gli altri, dalle tante parrocchie della diocesi: pellegrini, ammalati, volontari, sacerdoti. Ci siamo salutati nel Signore e abbiamo acceso un grande cero accanto alla Grotta, dopo aver fatto volare in alto tanti palloncini colorati: le nostre preghiere raggiungono il cielo e Dio riaccende in noi la fiamma della fede, perché possiamo diventare testimoni della gioia. Sì, è la gioia del Vangelo che guida il nostro cammino: gioia della conversione, gioia della missione. Come gli apostoli inviati dal Risorto, come Bernardetta in dialogo intenso con la Signora, così anche noi battezzati nella morte di Cristo per risorgere a vita nuova. Andiamo dunque subito a donare la gioia ricevuta. Non possiamo attendere. I discepoli di Gesù sono sempre alla sua scuola, ovunque si trovano. Sostenuti dalla sua presenza, la portano agli altri senza paura o esitazione. La processione silenziosa verso la Grotta, che ha concluso il nostro primo incontro, ci ha messi subito in cammino: con Maria, con gli altri pellegrini presenti a Lourdes, con quelli che ci hanno chiesto di pregare per loro, con il mondo intero alla ricerca di pace e giustizia.

Signore, aiutaci a non fermarci per strada e a non scoraggiarci dinanzi agli ostacoli. Porteremo la tua gioia a chi ne è privo e cammineremo insieme, per cantare con la nostra vita il tuo amore infinito. Fa’ che ci sostenga sempre la promessa che hai fatto agli apostoli dopo la tua risurrezione: “Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo”!

Leggi il racconto della giornata scritto dalla nostra volontaria Laura Landolfihttp://is.gd/xe6Wx9

Posted by Opera Diocesana Pellegrinaggi Sorrento – Castellammare di Stabia on Lunedì 12 ottobre 2015