Dal Diario di don Franco: Lourdes, 12 ottobre 2017

Lourdes, 12 ottobre 2017  Ore 19.30
 
La conclusione ufficiale del nostro pellegrinaggio l’abbiamo vissuta questo pomeriggio, subito dopo la processione eucaristica. Mi è sembrato bello e opportuno collegare i due momenti durante il saluto finale: siamo un popolo in cammino e Cristo cammina con noi. Perciò non ci stanchiamo di invocarlo anche nelle prove. E sentiamo forte il bisogno di condividere con gli altri la gioia di averlo incontrato. Questi giorni speciali di grazia non possono essere considerati una bella e breve parentesi, mentre stiamo per riprendere la vita quotidiana con le sue difficoltà e pesantezze. No, si tratta invece di riscoprire la dimensione fondamentale della nostra fede: il Signore lo possiamo riconoscere in mezzo a noi ogni giorno, impegnati a costruire la sua casa nelle nostre famiglie, nelle comunità parrocchiali, nelle nostre città. La gioia che si leggeva sul volto di tutti è esplosa alla fine del breve momento di preghiera, quando siamo stati invitati a donarci reciprocamente un abbraccio di pace. Quanti doni ciascuno di noi ha ricevuto! Come non portarli con noi e metterli a disposizione di chi ci aspetta al nostro ritorno? Possiamo con Maria continuare a cantare: “”Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente”.
 
Domani ripartiremo a scaglioni. Al mattino quanti viaggiano in pullman, al pomeriggio quelli che sono venuti con l’aereo. Tutti andiamo via con un bagaglio più pieno: il clima di fraternità che si è respirato tra i pellegrini, lo stupore dell’incontro con il Signore che ha parlato al cuore di ciascuno, l’esperienza di preghiera intensa nel silenzio personale e nella lode comunitaria, la presenza di tanti malati tra cui alcuni particolarmente gravi, la testimonianza di generosità e di servizio da parte dei volontari giovani e adulti… 
 
Nella celebrazione dell’Eucaristia alla Grotta, che questa mattina abbiamo condiviso con tutti i gruppi italiani, il cuore di tutti si è allargato a dismisura e ci siamo sentiti una sola famiglia, riunita da Cristo e inviata dal suo Spirito per annunciare a ogni persona quanto è grande l’amore del Padre. Ancora il pensiero, grato e fiducioso, è andato a Bernardetta: è lei che ha generato questo movimento di fede, che da oltre un secolo e mezzo continua a offrire qui a uomini e donne di ogni parte del mondo la possibilità di vivere la bellezza dell’essere la Chiesa di Cristo. Una Chiesa in cammino, pronta ad accogliere anche chi arriva stanco e lacero, per dare a ogni fratello e a ogni sorella la gioia di cantare con Maria le “grandi cose” che Dio ha fatto e continua a operare in ogni angolo della terra!
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