Opera Diocesana Pellegrinaggi

Dal diario di don Franco: Lourdes, 8 ottobre 2019

Lourdes, 8 ottobre 2019   Ore 19.15

Secondo giorno del nostro pellegrinaggio, il primo trascorso interamente qui a Lourdes. La giornata per me è iniziata molto presto, con la preghiera personale davanti alla Grotta quando era ancora buio: il clima, umido ma non freddo, mi ha permesso di restare all’aperto abbastanza a lungo, come altri pellegrini. Pregare avvolti dal buio aiuta a mettersi davanti a Dio, senza dimenticare le tante zone oscure della vita di tanta gente. Si resta così a lungo in silenzio e si riaccende la speranza nel cuore: il buio della morte è vinto dalla luce della risurrezione, ogni volta che ci lasciamo riempire dalla forza dello Spirito. Bernadette qui ne ha fatto esperienza intensa, tanto da affrontare anche i momenti più difficili – dall’incomprensione alla derisione – senza mai perdere la certezza di essere amata!

La celebrazione della Messa nella basilica del Rosario ha dato inizio alla giornata comunitaria. Come ogni anno abbiamo festeggiato gli anniversari di matrimonio e di ordinazione sacerdotale (cinquantesimi e venticinquesimi), ringraziando il Signore per i doni ricevuti e chiedendo di poter rendere le nostre famiglie sempre più segno del suo amore, in un vincolo di profonda amicizia e fraternità. La tradizionale foto di gruppo, alla fine della celebrazione, ha visto tutti i cinquecento pellegrini esprimere la gioia dello stare insieme in questo luogo che trasmette a tutti desideri generosi di santità.

A pranzo poi ci siamo ritrovati con i volontari e gli ammalati, per condividere un momento di festa conviviale. È stato bello sedere insieme alla stessa mensa, senza distinzione di età e di condizione fisica. La gioia e l’entusiasmo ha pian piano contagiato tutti, fino a trascorrere un po’ di tempo cantando tutti in allegria e spensieratezza. Alcuni dei nostri ammalati vivono in condizione disagiata, spesso trascorrono lunghi tempi da soli o con i familiari ma senza amici. Ho chiesto al Signore che ci aiuti a trasformare questi momenti straordinari in scelte di solidarietà ordinaria, diffondendo un clima di familiarità anche nelle nostre comunità. Bernadette amava molto i malati e voleva che nessuno fosse trascurato o rimanesse nella tristezza. Anche questo è un segno concreto del Regno di Dio che viene!

Nel pomeriggio infine altri due appuntamenti assai attesi: la Via Crucis, con meditazioni molto forti e attuali sulla solidarietà che apre alla speranza, e la preghiera del Rosario alla Grotta, trasmessa da TV2000. Il cuore si allarga passo dopo passo, fino a raggiungere quanti sono a noi vicini, coloro che ci stanno più a cuore, tutti i membri delle nostre comunità, gli abitanti delle nostre città e dei piccoli paesi, la nostra Chiesa diocesana. Ma come dimenticare o escludere gli altri? L’incontro con Dio non sarebbe vero se ponessimo limiti al suo amore e alla nostra accoglienza. Qui a Lourdes si tocca con mano come la fede ci rende “fratelli universali”: la Messa internazionale a cui parteciperemo domani ne è un segno fortissimo e gioioso, che ci fa sperimentare la comunione dei popoli attorno a Lui, nostra roccia di salvezza. Come è bello condividere il sogno di Dio e lavorare alla sua realizzazione: la “fratellanza” può trasformare il mondo e favorire il cammino verso l’unità e la pace!

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