Domenica 27 aprile celebrazione per i 10 anni dell’Ordo Virginum in diocesi

Domenica 27 aprile si è celebrata a Castellammare una messa di ringraziamento per i dieci anni della presenza dell’Ordo Virginum nella nostra diocesi.
Infatti, l’Ordo Virginum è nato nella Chiesa di Sorrento-Castellammare di Stabia, presso il santuario del Sacro Cuore, il 17 aprile 2004, con la consacrazione di Maria D’Amora e Laura Martone.
Il 29 aprile 2011 è stata consacrata Brigida Ioverio.
Ha presieduto la celebrazione il nostro arcivescovo, mons. Francesco Alfano, che ha sottolineato come le vergini consacrate sono “segno, sempre povero, ma vero per la comunità” dell’amore per il Signore. Attraverso questi doni, i carismi antichi e nuovi, ispirati dallo Spirito, è stato l’auspicio del presule, “tutta la Chiesa cresca in santità”.
Di seguito la testimonianza di Maria D’Amora e Laura Martone, che è stata letta nella messa, mentre in allegato ci sono la sintesi della Nota pastorale della Conferenza episcopale italiana sull’Ordo Virginum e un pensiero di don Carmine Del Gaudio, delegato arcivescovile per l’Ordo Virginum.
“Rendete grazie al Signore perché è buono. Il suo amore è per sempre”.
Il ritornello del salmo che abbiamo cantato esprime quanto, stasera, sentiamo nel cuore.
Un anniversario fa guardare indietro, fa ripensare alla vita trascorsa… e proprio per questo oggi non possiamo che ringraziare il Signore, per la sua bontà e il suo amore… per la storia che Egli ha fatto con ciascuna di noi!
E’ una storia iniziata molto prima di 10 anni fa… forse con la nostra vita…
Il Signore ha agito con noi per vie misteriose ed imprevedibili…. Da sempre il suo Santo Spirito ha soffiato su di noi, per aiutarci a scoprire il progetto di Dio… Quel soffio leggero ci ha messo nel cuore, negli anni, il desiderio di conoscere di più il Signore, il desiderio di stare con Lui… insieme alla passione per la nostra terra e la nostra Chiesa. La potenza di quel soffio ha eliminato pian piano ogni ostacolo e ha fatto crescere, nel tempo, desiderio e passione, fino a trasformarli -meravigliando persino noi stesse – in amore sponsale per Cristo, in questa comunità ecclesiale di Sorrento-Castellammare di Stabia.
Il cammino di ricerca, anche se con modalità e tempi diversi per ognuna di noi, ovviamente, ci ha fatto scoprire l’Ordo Virginum e si è trasformato in cammino di preparazione e di riflessione con il vescovo Felice e con la nostra Chiesa! Un cammino che ci ha aiutate a maturare, ha purificato la nostra fede, mettendola alla prova – come dice san Pietro – come l’oro nel fuoco, e ci ha condotte a ricevere dal vescovo, nel 2004, la consacrazione delle vergini e quindi a dare vita all’Ordo Virginum in diocesi!
E ora… sembra ieri, ma sono passati 10 anni!
Come non leggere la fedeltà del Signore in questa storia! Come non lodare lo Spirito per averci guidate su questa strada e per aver continuato a sostenerci con la sua grazia e la sua fedeltà!
Siamo consapevoli che con la consacrazione abbiamo ricevuto un grande dono da Dio Padre ma, come questa consapevolezza ci entusiasma e ci fa gioire, così ci fa anche trepidare, perché conosciamo le nostre fragilità e vulnerabilità.
Nelle premesse al Rito è scritto che la vergine consacrata è il “segno sublime” dell’amore che la Chiesa porta a Cristo! Siamo chiamate, perciò, ad esprimere nella vita il volto premuroso e fedele della Chiesa, di questa nostra Chiesa di Sorrento-Castellammare di Stabia, e il suo amore sponsale per Cristo, presente in ogni fratello!
Quanta inadeguatezza nelle nostre persone…!!! Se guardiamo ai nostri limiti, alle fatiche e alle difficoltà, dovremmo solo scoraggiarci, perché continuamente sperimentiamo che come persone siamo ben poca cosa… Ma quel “sì, lo voglio” che abbiamo pronunciato una sola volta e per sempre, davanti a mons. Cece 10 anni fa, lo rinnoviamo ogni giorno nel nostro cuore, con la Grazia di Dio… E così, proprio ogni giorno, scopriamo che il Signore ci ricopre di amore, di tenerezza e di misericordia… ci guida e ci sostiene: con la sua Parola, con l’Eucaristia quotidiana e con il dolce colloquio nella preghiera e, servendosi dei sacerdoti e di ogni persona che mette sul nostro cammino, ci illumina sulle scelte da compiere.
La gratitudine verso Dio Padre ci fa comprendere continuamente che il dono ricevuto non è per noi, deve diventare dono per gli altri, anzi che – come dice Papa Francesco – il dono di noi stessi è necessario…
Sentiamo che ogni giorno di più il Signore plasma il nostro cuore, lo allarga, lo modella su quello di Maria Sua Madre e lo apre spingendoci ad uscire da noi stesse…
E così, in questi anni, la nostra vita verginale è diventata impegno fattivo e offerta continua, nell’Eucaristia, per i nostri sacerdoti e per la comunione; un cuore che palpita “con” e “per” questa Chiesa!
Nella preghiera, portiamo al Padre le attese, le gioie e le sofferenze di ogni uomo e ci adoperiamo perché – là dove viviamo – l’annuncio della salvezza risuoni nel cuore delle persone che il Signore ci mette accanto o che la Chiesa in vario modo ci affida…
Siamo anche consapevoli che il mondo chiede una testimonianza vera e concreta, che si fa “carne”! Perciò, cerchiamo di essere segno della Grazia di Dio condividendo le ansie e le difficoltà di ogni persona con l’accoglienza, l’ascolto e la vicinanza, e proviamo a camminare con il passo degli ultimi, vivendo, nella ferialità, in un modo sobrio ed essenziale, e mettendo a disposizione dei più poveri quello che abbiamo.
Sempre ripetiamo e sentiamo nel cuore le parole della preghiera con cui siamo state consacrate: “In Te solo, Signore, possiedano tutto perché hanno scelto Te solo al di sopra di tutto”.
Oggi possiamo dire che l’amore e la fedeltà dello Sposo, da quel 17 aprile di 10 anni fa, hanno dato pienezza ai nostri giorni e, anche se niente esternamente è cambiato, lentamente e sommessamente, stanno trasformando la nostra vita. Perciò, usando in prestito le parole di Pietro che abbiamo ascoltato, “esultiamo di gioia indicibile e gloriosa, mentre raggiungiamo la meta della nostra fede: la salvezza delle anime”.
Per tutto questo eleviamo il nostro canto di lode alla Santa Trinità!
Ma la nostra lode non può finire qui:
grazie Signore, per questa amata Chiesa di Sorrento-Castellammare di Stabia in cui ci hai poste; in particolare:
grazie, per il nostro vescovo emerito Felice, che ha accolto l’Ordo Virginum e paternamente ha guidato i nostri primi passi;
grazie, per il vescovo Francesco, per la fiducia subito mostrataci.. praticamente “a scatola chiusa”, per l’attenzione che ha verso l’Ordo Virginum, per l’incoraggiamento e il sostegno che continuamente offre a ciascuna di noi;
grazie, per don Carmine, delegato dal vescovo a seguire l’Ordo Virginum, per quanto ha preso a cuore questo compito, per l’impegno che profonde e per la saggezza e la tenerezza con cui ci guida;
grazie, per i nostri padri spirituali (don Aniello Dello Ioio e don Michele Di Martino) perché ci guidano personalmente nella crescita umana e spirituale e ci invitano a guardare ed a confidare sempre e solo in Cristo, nostro sposo e nostra unica speranza;
grazie per i parroci che ci hanno accompagnato in questi anni e per le nostre comunità parrocchiali, in cui siamo e operiamo, e con le quali camminiamo, condividendo fatiche, gioie e difficoltà.
Ti lodiamo Signore per Brigida e per tutte le sorelle dell’Ordo Virginum che sono in Campania e in Italia, per la cura, il sostegno e l’affetto che ci donano sempre più.
La nostra lode a Te, Signore, per le radici buone che ci hai donato: grazie per le nostre famiglie che continuamente ci supportano e… perché no… “ci sopportano”!
E infine grazie, Signore, per tutti coloro con i quali abbiamo condiviso e stiamo condividendo un tratto di strada, nella Chiesa, nel mondo, nel lavoro! In particolare:
grazie per l’Azione Cattolica, perché ci ha messo nel cuore l’amore per la Chiesa diocesana;
grazie per gli amici che abbiamo incontrato nelle aggregazioni laicali della diocesi e per quanti si impegnano per la crescita umana e cristiana delle nostre città e della nostra Chiesa, perché sono per noi forte esempio di donazione e di corresponsabilità,
grazie per tutte le religiose che ci sostengono con la loro preghiera;
grazie Signore per tutti gli amici che sono con noi oggi e che, con il loro affetto immeritato, ci testimoniano il Tuo Amore per noi.
Certamente siamo ancora all’inizio del nostro cammino, perciò chiediamo a voi tutti di sostenerci con la preghiera affidandoci a Maria, la Vergine delle vergini, perché ci custodisca e ci insegni, giorno dopo giorno, come piacere al Figlio Suo Gesù, Nostro Sposo.