Servizio Pastorale per la Famiglia

Festa diocesana della Santa Famiglia

Parrocchia Maria Santissima dell’Arco, Ponte Persica 28 dicembre 2018

Anche quest’anno, il nostro servizio  ha organizzato, con il supporto della comunità parrocchiale di Maria Santissima dell’Arco (Ponte Persica) e l’accoglienza del suo parroco don Modestino Capodilupo, l’appuntamento diocesano in occasione della Festa della Santa Famiglia di Nazareth, presieduta dal nostro vescovo Mons. Francesco Alfano.

È stata una felice sorpresa tra le tante coppie presenti la partecipazione di  giovani coppie i cui bambini attraverso la loro gioia hanno dato vita donando un rinnovato entusiasmo nel rinnovare le promesse matrimoniali e nel desiderio di spendersi nella  testimonianza della bellezza della famiglia con lo sguardo rivolto a quella di Gesù.

Una festa che ha come motivo principale quello di evidenziare la rilevanza della famiglia, nucleo fondamentale della società, celebrando la “famiglia” per eccellenza, il modello cui tendere. Non a caso nel Martirologio Romano si legge: «Festa della Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe, esempio santissimo per le famiglie cristiane che ne invocano il necessario aiuto». Pur vivendo in un’epoca in cui tutto sembra remare contro la famiglia cosiddetta “naturale”, smantellata nella sua stessa natura di unione feconda tra un uomo e una donna, per i cristiani Maria e Giuseppe sono un esempio per tutti i “coniugi”: portano assieme il “giogo” della quotidianità che, nella gioia di avere con sé il Figlio di Dio, non ha risparmiato loro sofferenze e fatiche; anzi, ciò diviene motivo di santificazione vissuto insieme: l’uno con l’altro e per l’altro. Compiendo con fiducia e fedeltà il proprio dovere, diverso ma complementare, per dare sviluppo al disegno di Dio, in totale abbandono di fiducia al Padre celeste.

Questi i passaggi più significativi dell’omelia del nostro vescovo:

Il mistero di Gesù che si fa uomo come figlio di Maria è un mistero che ci coinvolge tutti perché anche noi siamo parte della famiglia dei figli di Dio. Il dono del Natale è proprio quello di ricordarci che siamo figli di Dio, ed in quanto tali, da sempre amati e voluti. Nel vangelo si narra del passaggio dalla fanciullezza alla responsabilità. Questo è un momento difficile per la famiglia, come lo è stato per la famiglia di Nazareth. I genitori pensano di aver dato tutto ciò che potevano al loro figlio, ma Gesù ora che è a Gerusalemme deve rispettare la legge di Dio, essi si mettono in cammino per trovarlo ma quando lo trovano non lo capiscono. I figli non sempre sono comprensibili, ci sono momenti di smarrimento e di angoscia, Gesù però dà ai suoi ed a tutti i genitori una risposta che rimanda a qualcosa di più grande, che ha a che fare con il diritto di ogni figlio di crescere nella libertà. Maria e Giuseppe non l’hanno capito subito, ma il loro atteggiamento è stato quello del silenzio, hanno serbato nel cuore, hanno accolto la presenza di Dio nel figlio ed hanno amato e seguito il figlio ma senza invadere, senza pretendere. Maria e Giuseppe hanno imparato da Gesù a custodire nel cuore ed aspettare e Gesù è cresciuto nella relazione. Solo nella relazione si diventa uomini e donne ed è nella relazione che si sperimenta la Sua presenza come dono, libertà, impegno e servizio.

A conclusione della celebrazione alla comunità è stata affidata un’icona “segno” per le coppie cristiane. Essa sarà, di anno in anno, consegnata alla comunità che, di volta in volta, ospiterà la celebrazione.

a cura del Servizio diocesano di Pastorale per la famiglia