Il primo treno

La prima esperienza

Sono passati 25 anni, ma sembra ieri; il primo treno bianco con partenza dalla stazione delle Ferrovie dello Stato di Castellammare di Stabia, guidato da S.E. Mons. Felice Cece, parte alla volta di Lourdes.
E poi, di anno in anno, è stato sempre un crescendo; nel corso degli anni si è arrivati a due treni e due aerei. Ad ottobre, Lourdes veniva invasa da circa 2000 nostri concittadini: sembrava di stare nelle nostre città.
Molti si sono sentiti vicini nella preghiera nei pressi della Grotta di Massabielle, avvolti da quella spiritualità che si avverte in maniera particolare ai piedi dei Pirenei.
Preghiera e Servizio. Questi i comandamenti che animano i nostri volontari. Due obiettivi che vanno a braccetto, e che trovano il loro compimento e forza nella pagine evangeliche dell’episodio di Marta e Maria (Lc. 10,38-42), le due sorelle di Lazzaro che invitano nella loro casa Gesù e ognuna delle due si dedica a Lui: una nello stargli accanto senza perdere una parola delle cose che dice (la fase spirituale), l’altra dandosi da fare per preparargli qualcosa da mangiare (la fase pratica).
Sono due aspetti fondamentali nella vita del cristiano: la preghiera senza le opere non è nulla, sembra di stare fuori dal mondo, dimenticandosi degli altri che soffrono.
Ma bisogna anche sottolineare come la preghiera ci aiuta nei momenti tristi, bui: quando anche le braccia sembrano stanche, essa ci anima e ci aiuta a superare lo sconforto.
Solo in questo modo, anche noi, nel nostro piccolo, con dei piccoli gesti, possiamo diventare “delle matite nella mani di Dio”, o meglio ancora “tante piccole gocce per ingrandire il mare della solidarietà e dell’amore” (Madre Teresa di Calcutta).
Per meglio preparare i volontari, che negli anni sono aumentati di numero, arrivando ad essere un centinaio e di ogni fascia di età, ecco che si cercò di organizzare un percorso annuale, una sorta di cammino di fede, con incontri mensili che sulla scorta delle linee guida sancite dal Santuario di Lourdes (ogni anno viene tracciata una tematica, che poi viene sviluppata durante i giorni di soggiorno a Lourdes), doveva formarli prima nella fede e poi nel lavoro materiale.
Per coordinare i lavori durante l’anno, furono nominati da S.E. Mons. Felice Cece, due responsabili: uno spirituale (un sacerdote) e uno tecnico (un laico). Tra essi ricordiamo: don Mario di Maio, primo legale rappresentante, e don Catello Malafronte, suo successore; e poi, in ordine cronologico, i vari  direttori: don Franco Maresca, don Gaetano Ruocco, don Franco Esposito, don Paolo Cecere, don Pasquale Ercolano, don Michele di Capua, don Gennaro Giordano, attuale direttore.