La Pasqua vissuta dalle famiglie: chiesa di Sant’Erasmo – Gragnano

Nostra figlia in questo tempo ha scoperto la bellezza della lettura di libri romanzati

Dopo tanto tram tram presi nelle nostre attività quotidiane eccoci qui a dover riflettere su quanto è importante il tempo, su come lo utilizziamo, cosa ne facciamo di questo dono ricevuto e spesso sottovalutato?

In famiglia siamo in tre, mia moglie insegnante di sostegno, ha dovuto riadattare il suo supporto a ragazzi con disagio provando a farlo a distanza con video dedicati per non fare pesare ulteriormente questo periodo di allontanamento anche ai più deboli.

Nostra figlia sempre molto attiva, ha scoperto la bellezza della lettura di libri romanzati.

Ed io che, come dico spesso sono più fortunato di tanti altri, lavorando a computer non ho risentito più di tanto questa costrizione se non per i rapporti umani con i miei colleghi d’ufficio.

Questo periodo tutt’ora in corso ci ha fatto riscoprire i tanti doni che abbiamo e che spesso dimentichiamo. Nel caso specifico la possibilità di poter stare più “immerso” nella la propria famiglia, di condividere esperienze, giochi, passioni con le persone più amate e che per vari motivi spesso non è possibile farlo.

Abitando nello stesso edificio con i miei genitori, abbiamo  avuto la possibilità di stare più in contatto con loro, di poterli aiutare in tante piccole cose, di poter trascorrere del tempo con mio padre in giardino, con mia madre in cucina, in generale di poterci prendere cura di loro.

Una ulteriore esperienza che non dimenticheremo mai, è stata la possibilità di condividere con i nostri amici la preghiera che già recitavamo di sera in famiglia, infatti ormai è appuntamento fisso di ritrovarci “virtualmente” con altre famiglie e condividere con loro i misteri del Santo Rosario”. Da quest’esperienza di isolamento e distanziamento sociale abbiamo riscoperto il bello di poter stare assieme, anche a distanza, ma ovviamente non vediamo l’ora di poter riabbracciare i nostri amici, i nostri colleghi e la nostra speranza è fondata proprio perché  Cristo è Risorto!

Vogliamo condividere questa nostra esperienza positiva, abbracciando virtualmente  tutte le persone che hanno perso i loro cari e che stanno attraversando un periodo buio della loro vita e vogliamo dedicarla a tutti gli operatori che combattono in prima linea per aiutare il prossimo, agli operatori ecologici, agli infermieri ai medici e ai tanti volontari che si sono messi in gioco, per dare speranza ad ognuno di noi.

Saluti da: Vito, Annamaria, Elena e Benny