La Pasqua vissuta dalle famiglie: chiesa Santa Maria di Casarlano – Sorrento

Ci auguriamo di riprendere alla grande e di essere persone migliori

Dal balcone di casa….

È una giornata cupa, leggermente nuvolosa, esattamente come questo periodo che stiamo vivendo restando a casa. Tanta paura, angoscia e tristezza appesantiscono il cuore, il vivere quotidiano, gli stessi dialoghi tra genitori e figli. Quasi tutti i giorni si parla di quando finirà tutto questo, dei problemi che ci aspettano poi, di come ne usciranno i nostri ragazzi. Sì, da mamma, una delle mie preoccupazioni è proprio questa: sono sempre più isolati, poco stimolati, avvolti nel loro mondo virtuale e travolti da esso.

Tuttavia, in tutto questo grigiore, la preghiera ci è molto vicina. La viviamo come sposi e sentiamo tutta la fatica di coinvolgere i nostri figli, alquanto disinteressati. Le parole del Papa che ci invita a non perdere la speranza, i significativi incontri virtuali con il caro don Enzo, un emozionante piccolo giardino fiorito in cima al campanile, accompagnato dal suono delle nostre campane, ci hanno fatto riflettere e fatto andare oltre, come se ripresi in mano da una forza, ci hanno fatto rendere conto che non siamo lasciati soli, ci hanno aiutato a riscoprire che una banale bussata di porta può dare tanto sia a chi la fa sia a chi la riceve. Cose semplici, come una semplice telefonata, portatrice di un colossale “grazie”, lo sguardo di un’anziana che dalla finestra, anche se con il bastone, corre ad aprire la porta per quella graditissima fetta di pastiera

Ecco, tutto ciò alleggerisce il cuore, ti fa vedere tutto con occhi diversi.

Proprio questo è quello che ci auguriamo per noi e per gli altri: riprendere alla grande al più presto, riprendere, con le nostre croci, sì, ma più pronti ad accogliere l’altro, riprendere come persone migliori, mostrando il bello che è in ognuno. Tutti questi buoni propositi accompagnino le nostre giornate di questo momento

 

Famiglia Corcione