La Pasqua vissuta dalle famiglie: comunità di Pastena – Massa Lubrense

La nostra preghiera è stata rivolta ad un crocifisso creato dal nulla, con dei legnetti ed uno spago eppure così essenziale

Siamo Gino e Antonella, sposati da 19 anni, abbiamo 3 figli: Cristiana 18 anni, Giovanni 13 e Angela 11 con i quali provocati da questa circostanza “la quarantena”, abbiamo scoperto il dono che è l’ ESSERE CHIESA DOMESTICA.

Abbiamo iniziato questo cammino vivendo in intimità la preghiera serale con la COMUNITA’ INTERA di Pastena propostaci dal nostro carissimo Don Antonio che ci accompagna per mano con “la stessa premura che un padre ha per il suo bambino” inviandoci quotidianamente preghiere, meditazioni e sussidi guida. E così anche se distanti ma di giorno in giorno sempre più vicini, siamo arrivati al tanto atteso TRIDUO PASQUALE. Un triduo fatto di SEGNI, EMOZIONI, ATTENZIONI…Don Antonio, giovedì santo non ci ha fatto mancare il PANE per la “mensa eucaristica”, un pane pensato e fortemente voluto nella casa di ciascuno.

Una celebrazione forte dove il capofamiglia ha spezzato “quel pane” e l’ha condiviso con moglie e figli poi si è chinato per lavarci i piedi immedesimandosi in QUELL’AMORE SMISURATO che Gesù provava per i suoi discepoli. Da qui il passaggio al venerdì santo dove Gesù crocifisso mostra il SUO AMORE…un amore UNICO, INDISSOLUBILE, FECONDO, TRIONFANTE!!! Sì proprio così l’abbiamo immaginato, perchè con quell’atroce sofferenza ha dato tutto se stesso senza chiedere nulla in cambio, senza alcuna ricompensa se non la SALVEZZA! La nostra preghiera è stata rivolta ad un crocifisso creato dal nulla, con dei legnetti ed uno spago eppure così ESSENZIALE da farci provare e sentire tutto il brivido di quella PASSIONE, imbattendoci nella dimensione di quel SACRIFICIO, abbiamo posto ai piedi del nostro crocifisso tutta la sofferenza, le mancanze e le debolezze che ciascuno di noi vive.

Cercando di rispettare il silenzio, perchè in una casa di 5 persone non è tanto semplice, considerando anche le diverse età, siamo giunti al sabato santo. La Veglia di Pasqua, una celebrazione iniziata al buio, facendo memoria delle nostre paure, delle nostre angosce e piano piano siamo arrivati alla LUCE, quella SPERANZA REALE che vive in ognuno di NOI, quella PIETRA che si è SCHIUSA…PASQUA!!!

La nostra una Pasqua schiusa, fiorita, dando un SENSO al SENSO, dove io sono diventata L’ALTRO e L’ALTRO è diventato IO…UNA PASQUA UNICA E DI UNICITA’!!! Auguri a tutti dalla famiglia Cacace