La porta della fede aperta ai pagani

Sabato 5 Marzo, presso la Casa diocesana di Spiritualità Armida Barelli, si è tenuto una giornata di spiritualità dedicata a quanti hanno partecipato, lo scorso gennaio, al corso di esercizi spirituali guidato dal nostro Arcivescovo, Mons. Francesco Alfano.
 
Continuando idealmente il percorso dettato in precedenza, l’Arcivescovo ha proposto ai partecipanti una meditazione sul capitolo 14 degli Atti degli Apostoli. Se durante gli esercizi spirituali di gennaio ci si era soffermati principalmente sulla figura di Pietro, in questo incontro l’attenzione è stata rivolta all’opera di Paolo.
Senza entrare specificamente nei contenuti, ricordiamo che in questo capitolo il libro degli Atti, ci fa incontrare Barnaba e Paolo nel loro  impegno missionario, fatto di annuncio e testimonianza, di fede in Dio, di sofferenze e tribolazioni sopportate per amore di Gesù Cristo, di rifiuto ma anche di accoglienza, secondo la grazia di Dio.
   
I partecipanti all’incontro hanno avuto modo di riflettere sul dinamismo dell’annuncio del Vangelo: il rifiuto e la crisi conseguente, per opera dello Spirito Santo, diventa occasione per incontrare altre persone e comunità. Anche le vicende vissute da Paolo e Barnaba, testimoniano questo dinamismo e, per tale motivo, l’annuncio della fede giunge anche ai pagani. Non a caso il filo conduttore del nostro incontro è stato “La porta della fede aperta ai pagani.”
 
A conclusione della sua meditazione, Mons. Alfano, ha esortato i presenti a meditare, nel tempo della riflessione personale, sui seguenti punti: se siamo annunciatori franchi e gioiosi, se siamo umili, se sappiamo sopportare le sofferenze per amore di Dio. Ha anche suggerito di leggere e meditare alcuni punti del capitolo 2 della Laudato si’ di Papa Francesco.
 

 

di Gianfranco CAVALLARO