le parrocchie della diocesi

La testimonianza delle parrocchie: chiesa Maria S.S. Rifugio dei Peccatori – Sant’Antonio Abate

Sono giorni difficili per ognuno di noi, giorni che sembrano interminabili, giorni in cui sembra essere abbandonati da tutto e da tutti. Se riflettiamo bene, questo tempo di prova, è messo in atto in un momento particolare per la nostra fede, o meglio, in uno dei momenti forti della Chiesa Cristiana, la Quaresima.

Vi racconto la realtà, di una piccola comunità come la nostra. Una comunità, che ha come centro, una piccola chiesetta dedicata alla “Madonna della Salette”, sotto il nome di “Maria S.S. Rifugio dei Peccatori”. Una comunità composta, sì da giovani, ma anche da tante persone anziane, che hanno fatto la storia di questa comunità, una comunità che è legata nell’anima e nel cuore alla propria chiesetta e alla sua storia. In questi giorni così complicati, tutti noi, non ci siamo fermati alle restrizioni governative, anzi, ci si fa forza e coraggio proprio con la fede. Ognuno di noi, collaboratori parrocchiali, si sta impegnando ad essere vicini a giovani e anziani.

Per essere vicini a quasi tutta la comunità, e per trasmettere una parola di speranza ogni giorno, nei diversi gruppi parrocchiali, di primo mattino, si invia il Vangelo del giorno, per meditare sul messaggio che Gesù vuole trasmetterci in quella giornata. Poi, si inoltra il video-messaggio del nostro amato Vescovo, in cui ci spiega la parola del giorno. La giornata più dura da affrontare, è stata la prima domenica con queste misure drastiche. Nemmeno nel giorno del Signore in cui, ognuno di noi è abituato a recarsi in chiesa, con la famiglia, con gli amici, ci siamo persi d’animo.

Il nostro gruppo giovani, di comune accordo con il nostro parroco, Don Nicola Del Gaudio, hanno deciso di celebrare almeno due messe nella mattinata, ma con una particolarità, l’accensione delle trombe, per far partecipe tutta la comunità alla messa domenicale. Un modo alternativo di partecipare all’Eucarestia, ma un modo per riscaldarci i cuori e per farci sentire meno soli. Vedere bambini, giovani e anziani, restare affacciati al proprio balcone, alla propria finestra, sfidando il forte vento freddo, pur di partecipare alla celebrazione Eucaristica, è stato un qualcosa di indescrivibile. Si leggeva negli occhi di ognuno di loro, la speranza e la voglia di ritornare in quei banchi e di partecipare attivamente alle celebrazioni. I nostri giovani, pur avendo voglia di uscire, di incontrare gli amici, RESTANO A CASA, a casa fiduciosi nella Misericordia di Gesù.

Vi chiederete da dove arriva tutta questa forza… Arriva dalla nostra Mamma Celeste, da Lei che dalla sua cappella ci guarda, e con i suoi dolci occhi ci dice che TUTTO ANDRÀ BENE, da Lei che non ci ha mai abbandonato, da Lei che ci accoglie sotto il suo manto in ogni difficoltà. E tutta la nostra comunità, spera vivamente, che anche tutti voi possiate attingere dal suo sguardo, la forza per superare questi giorni. Ancoratevi alla corona del rosario, pregando con la candela donatavi il 2 febbraio accesa e #RESTATEACASA.

La fede è più forte di un virus.

A cura di Francescopio Vitaglione