La Pandemia ha bloccato e ha rallentato quasi tutte le attività o quasi. Nel nel cuore degli educatori e degli operatori pastorali, però, la vita parrocchiale cammina più che mai.
Per questo si è deciso in un gesto di vicinanza più che mai: siamo nel tempo di attesa, verso il Natale è la Chiesa si deve rendere più bella per aspettare questo momento. E per aprirci alla città, la Parrocchia si è aperta “all’esterno”, con un grande Albero di Natale, vero: l’Albero della Speranza.
È bellissimo non solo per l’altezza (ben 5 metri), e neanche per una questione soggettiva, ma perché è stato decorato con i lavoretti dei bambini e dei ragazzi. Insieme alle famiglie, lo hanno sentito loro, di casa: è proprio un albero di comunità.
È la comunità della Parrocchia che nonostante la pandemia si è simbolicamente unita, si è avvicinata, ovviamente rispettando le dovute distanze.
È stato bello vedere che i ragazzi che hanno creato queste decorazioni da materiali di riciclo, hanno poi appeso il “frutto” del loro stesso lavoro. Si è di fatto accesa un gran luce nelle strade buie della tristezza, dello sconforto, vuote di persone nelle serate e nelle notti. Grazie comunità, grazie grande famiglia
