L’Apertura del XXVI Pellegrinaggio a Lourdes

Un trionfo di palloncini colorati. Così l’Opera Diocesana Pellegrinaggi ha inaugurato l’inizio del ventiseiesimo pellegrinaggio a Lourdes, salutando e accogliendo i fedeli arrivati in treno, in bus e in aereo da ogni zona della nostra diocesi. E appunto ciascuna unità pastorale della diocesi Sorrento Castellammare, è stata ricordata e rappresentata dai palloncini colorati, portati dai volontari. Dopo il caloroso saluto ai pellegrini, agli ammalati e ai volontari da parte della direttrice dell’ODP Imma Cosenza e del segretario Luigi Irollo, la parola è passata al direttore spirituale Don Gennaro Giordano, il quale ha ricordato il tema di quest’anno del pellegrinaggio a Lourdes: la gioia della missione. La missione, proprio come quella compiuta dai volontari, già pellegrini in passato, che hanno sentito nel loro cuore la vocazione al servizio. Proprio tale servizio svolto con gioia rivela una luce particolare negli occhi dei volontari. Inoltre, Don Gennaro ha sottolineato come la gioia della missione vuole la gioia della conversione, invitando i pellegrini a vivere questo tempo di permanenza a Lourdes come occasione per confessarsi. Anche l’Arcivescovo Don Franco Alfano ha salutato con calore e coinvolgente entusiasmo tutti i presenti, auspicando che il pellegrinaggio porti frutti soprattutto una volta tornati alla vita di tutti i giorni, quando si potrà comunicare l’emozione vissuta a Lourdes a chi è rimasto a casa. Il pellegrinaggio dunque non è solo ai piedi della grotta di Massabielle, il pellegrinaggio deve continuare, così come la fede deve essere costante e viva. E simbolo di una fede ardente è proprio il cero che al termine del momento di accoglienza, è stato portato in processione fino alla grotta, dove è stato acceso. Un momento molto toccante è stato il lancio dei palloncini colorati: gli occhi verso il cielo di pellegrini, ammalati e volontari, nei cuori la dolce speranza che le preghiere di ciascuno, possano rapidamente raggiungere Dio e la nostra Madre celeste, proprio come quei palloncini colorati trasportati dal vento.

 

 

di Laura LANDOLFI