L’arcivescovo incontra i Consigli Pastorali riuniti insieme dell’Unità Pastorale 4

Domenica 14 ottobre sera l’arcivescovo mons. Francesco Alfano ha incontrato i Consigli Pastorali delle 8 parrocchie della ns. Unità Pastorale 4, riuniti tutti insieme nella chiesa parrocchiale Santa Maria di Galatea a Mortora, per presentare gli Orientamenti Pastorali 2018-19 “Alzati, scendi e vai con loro”. Erano ovviamente presenti i Parroci, in una chiesa già piena dei vari membri e rappresentanti laici.

L’arcivescovo, in maniera semplice, ma con grande ottimismo ed evidente entusiasmo, ha introdotto il documento sintetico “Alzati, scendi e vai con loro”, frutto del lavoro del cosiddetto “Tavolo di Curia” a cavallo dell’estate, come “un dono che Dio sta facendo proprio a noi!”. Tale documento, frutto e conseguenza anche dei due incontri-evento diocesani 2017-18 su cosa significhi oggi un “Piano Pastorale Diocesano”, tenuti nella Chiesa della Santissima Annunziata (ex Cattedrale) di Vico Equense sotto la guida competente di don Carmelo Torcivia, teologo pastoralista della diocesi di Palermo, contiene degli orientamenti e non linee o regole, lascia libertà di azione pastorale che va ad innestarsi sugli orientamenti, né scandisce tappe prefissate, né fissa scadenze rigide.

La parola chiave “Compagnia degli Uomini” non è uno slogan per la chiesa diocesana, ma è il cuore del Vangelo incarnato nel mondo complesso e difficile di oggi, in particolare per la nostra diocesi.

L’arcivescovo ha poi ricordato che la Chiesa è comunione, non è gerarchia né luogo di appiattimento; il discernimento comunitario è prezioso; pertanto, la Chiesa è sinodale e non può essere né il Vescovo Né il parroco né un ufficio di curia a dettare delle linee ferree da seguire nell’azione pastorale.  Anche la Parrocchia è e deve sforzarsi di essere sinodale ed il Consiglio Pastorale Parrocchiale ha un ruolo chiave in ciò.

 

Successivamente, il nostro Gianfranco Cavallaro, membro del Consiglio Pastorale Diocesano delegato al Tavolo di Curia, ha presentato con ammirevole chiarezza e poi commentato il documento.

Gianfranco ha sottolineato che gli Orientamenti Pastorali 2018-19 non sono “calati dall’alto”, ma sono aperti alla creatività ed al contributo delle comunità parrocchiali o di Unità Pastorale; sono caratterizzati e diretti alla missionarietà della Chiesa; vogliono essere recepiti ed impiegati come fonte di “gioia del Vangelo”

La parola chiave “Compagnia degli Uomini” non significa “Noi qui e gli altri lì”, non sottintende “coesistenza pacifica”, ma impegna a “cercarsi e camminare insieme”.

Si è poi soffermato su “Luoghi”, “Festa” e “Lavoro”.

I “Luoghi”, territorio della ns diocesi, Unità Pastorale, Parrocchia, ecc., sono ponti di collegamento e di “uscita” per i credenti, e diventano da questo anno l’occasione concreta per ripensare e trasformare la ns pastorale ordinaria in missionaria.

La “Festa” della comunità cristiana, per es. la tradizionale festa patronale, diviene l’occasione per riscoprire la gioia umana come gioia di vita del cristiano e per veicolare più spontaneamente la “condivisione con il prossimo”, inclusa una maggiore considerazione di malati ed anziani, a cui portare speranza e comunicare gioia anche quando la vita è obiettivamente difficile.

Il “Lavoro” ha un valore etico per Chiesa, di qualunque tipologia esso sia e qualunque individuo (età, sesso, professionalità, ecc.) lo eserciti. La comunità cristiana è chiamata a tenere in grande considerazione il tema “Lavoro” nella azione pastorale, considerando il lavoro come strumento di promozione umana; liberando idee e risorse a sostegno alla progettualità imprenditoriale; difendendo la dignità del lavoro; accompagnando, in caso di anomalie ed abusi, la necessaria denuncia sempre con l’annuncio del valore che l’essere umano ha come figlio di Dio.

di Michele Miccio