Impotenti, spogliati delle nostre certezze, destabilizzati, disorientati…
L’emergenza sanitaria che ci costringe ad una clausura straordinaria ci ha precipitati tutti in una condizione dal sapore irreale interrompendo le nostre quotidianità.
Abbiamo perso il controllo e forse questo spaventa almeno quanto il Covid19.
In questo vorticoso tempo indefinito ci viene chiesto di abitare una solitudine a cui non siamo abituati e che necessita un indirizzo.
Ci viene chiesto di essere cristiani in tempi di isolamento, dove imparare a mettere a tacere – almeno per il tempo di un respiro – le decine e decine di sollecitazioni che ci arrivano disorientandoci ulteriormente.
La Parola di Dio è quella traccia che mette insieme le coordinate della nostra esistenza, in questo tempo di smarrimento.
di Antonietta Palummo
