Lourdes: Messa Internazionale

Oggi il nostro arcivescovo, mons. Francesco Alfano, ha presieduto la Messa internazionale nella basilica Pio X a Lourdes. Hanno concelebrato, tra gli altri, mons. Giovanni Giudici, vescovo di Pavia, mons. Vincenzo Pelvi, arcivescovo nominato di Foggia, mons. Josef Clemens, segretario del Pontificio Consiglio per i Laici. “Gesù va a casa di un peccatore – ha sottolineato nell’omelia il nostro pastore -; mai Zaccheo avrebbe immaginato quella visita, mai avrebbe pensato di essere catapultato al centro di tutti coloro che lo giudicavano, lo condanavano ed evitavano di incontrarlo. Ma Gesù era andato a Gerico proprio per incontrare Zaccheo, il peccatore. Ma non solo: “E’ stato mandato dal Padre per venire da noi tutti peccatori, per la nostra salvezza. Viene a casa nostra”. Zaccheo “voleva vedere Gesù, voleva in qualche modo rendersi conto di quello che diceva la gente, ma l’incontro con Lui faccia a faccia, chiamato per nome, gli occhi negli occhi, invitato a uscire allo scoperto, ad aprire le porte di casa, ad ascoltare la Parola che Dio Padre manda per i Suoi figli e senza la quale questo mondo sarebbe più freddo, più buio, più solo”.
E “Zaccheo sceglie di accogliere Gesù, pieno di gioia. Lo accoglie e si lascia condurre per mano da Lui. Non si commuove solamente, Zaccheo si alza in piedi al centro di questa improvvisata assemblea e fa la sua confessione: ho peccato contro il Cielo, contro il Padre, ho chiuso il cuore ai fratelli e non sono felice. Ma non posso più vivere come prima”. Ecco cosa fa l’incontro con Gesù: “Nulla è più come prima”. Anche “Bernardette ha fatto questa esperienza: non si può vivere schiacciati dal male. Questo mondo Dio ce l’ha consegnato per gustarne i frutti e sperimentandone la bellezza”. Così “Zaccheo confessa e scopre gli altri: per mezzo di Gesù si riconosce fratello e deve riparare il danno, andando incontro a coloro che sono stati sfruttati da lui. E deve amare con tutto se stesso fino alla fine. E’ la salvezza che è entrata nella sua casa. E oggi entra nella nostra”, ha concluso mons. Alfano.