Castellammare di Stabia
Castellammare di Stabia è situata nella parte sud della città metropolitana di Napoli, nel territorio compreso tra la fine della zona vesuviana e linizio della penisola sorrentina. La città sorge in una piana di natura alluvionale-vulcanica, in una conca del golfo di Napoli, protetta a sud dalla catena dei monti Lattari, mentre verso oriente si perde nelle campagne attraversate dal fiume Sarno, il quale sfocia nel mare di Castellammare di Stabia. Castellammare di Stabia ha una superficie di 17,71 km², con unaltezza media di 5 metri sul livello del mare, anche se in realtà si parte dallo 0 lungo la costa fino ad arrivare a 1202 metri sul monte Faito.
Le Antiche Terme di Stabia
Edificate nel lontano 1836, le terme di Castellammare di Stabia rappresentano uno dei più importanti punti di riferimento culturali dellintera regione e una delle mete più ambite della Penisola, in virtù di una raccolta di differenti tipi di acque minerali che consentono la risoluzione di un ampio spettro di patologie e malesseri.
Grazie alla presenza di 28 distinte fonti minerali, divise in Antiche Terme e Nuove Terme, le terme di Castellammare di Stabia possono infatti fregiarsi di una varietà idrica senza paragoni, comprensiva di numerose tipologie di acque solforose, bicarbonato-calciche e medio minerali, in grado di approvvigionare lo stabilimento con una pluralità di risorse utile da reinvestire nei più disparati trattamenti clinici ed estetici.
Mentre le acque di tipo solforoso denominate Muraglione (dal nome della sorgente) risultano infatti note in tutto il mondo per le loro proprietà lassative e risolutive delle problematiche a livello intestinale, la cospicua presenza di risorse idriche sulfuree, ferrate e carboniche ha consentito alle terme di Castellammare di Stabia di potersi specializzare anche nella cura delle vie aeree e nei più rinomati trattamenti dermo-cosmetici.
Divise in due distinte strutture, la più antica delle quali ha recentemente riaperto i battenti al pubblico, le terme di Castellammare di Stabia di configurano quindi come uncentro polifunzionale rivolto alla cura di corpo e spirito, allinterno del quale ai numerosi siti rivolti alle terapie idropiniche, ginecologiche, inalatorie, artroreumatiche e balneo-fangoterapiche si accompagna ledificazione di un moderno centro estetico rivolto alla salute della pelle.
Note fin dallepoca romana, ma assurte ad autentico splendore in epoca borbonica per volere di Ferdinando I, le terme di Castellammare di Stabia rappresentano dunque uno dei più mirabili esempi di quanto il termalismo moderno abbia saputo trarre insegnamenti preziosi dalle antiche evidenze empiriche per offrire un continuo adeguamento di proposte e di intenti terapeutici, che trovano nelle 28 sorgenti il loro minimo comun denominatore attraverso le differenti fasi storiche.
La Cattedrale di San Catello
La concattedrale di Maria Santissima Assunta e San Catello è la principale chiesa di Castellammare di Stabia ed è concattedrale dellArcidiocesi di Sorrento-Castellammare di Stabia: eretta a partire dal 1587 ma consacrata solamente nel 1893, al suo interno si venera la statua del patrono della città stabiese, San Catello.
La chiesa di Maria Santissima Assunta è una basilica a forma di croce latina: linterno è diviso in tre navate, una centrale e due laterali più piccole sulle quali si aprono cinque cappelle: la pavimentazione è con marmi in bianco e grigio, dalla forma ottagonali o quadrati, mentre al centro della navata maggiore è presente lantico sepolcro dei sacerdoti stabiesi. Una delle cinque cappelle della navata di destra è più ampia rispetto alla altre ed è anche di più recente costruzione: si tratta della cappella di san Catello, costruita nel 1789, al posto della cappella del crocifisso, su progetto dellarchitetto Ignazio Rispoli e sotto la direzione dellingegnere Giovanni Rispoli.
Laltare maggiore risale al XVIII secolo ed è ornato da marmi colorati; sulla sua sommità è posto la tela dellAssunta, di Nunzio Rossi, risalente al XVIII secolo.
Laltare maggiore risale al XVIII secolo ed è ornato da marmi colorati; sulla sua sommità è posto la tela dellAssunta, di Nunzio Rossi, risalente al XVIII secolo.