Mons. Alfano: “La fede è apertura del cuore e della vita”

Domenica 2 agosto – XVIII Domenica del Tempo Ordinario – ci presenta un passo del Vangelo secondo Giovanni:
 
In quel tempo, quando la folla vide che Gesù non era più là e nemmeno i suoi discepoli, salì sulle barche e si diresse alla volta di Cafàrnao alla ricerca di Gesù. Lo trovarono di là dal mare e gli dissero: «Rabbì, quando sei venuto qua?».
Gesù rispose loro: «In verità, in verità io vi dico: voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati. Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna e che il Figlio dell’uomo vi darà. Perché su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigillo».
Gli dissero allora: «Che cosa dobbiamo compiere per fare le opere di Dio?». Gesù rispose loro: «Questa è l’opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandato».
Allora gli dissero: «Quale segno tu compi perché vediamo e ti crediamo? Quale opera fai? I nostri padri hanno mangiato la manna nel deserto, come sta scritto: “Diede loro da mangiare un pane dal cielo”». Rispose loro Gesù: «In verità, in verità io vi dico: non è Mosè che vi ha dato il pane dal cielo, ma è il Padre mio che vi dà il pane dal cielo, quello vero. Infatti il pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo».
Allora gli dissero: «Signore, dacci sempre questo pane». Gesù rispose loro: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai!».
 
Su questo ci offre un pensiero il nostro arcivescovo, mons. Francesco Alfano: “La gente cerca Gesù perché si è sfamata. Gesù ha donato, dividendo cinque pani e due pesci, cibo in abbondanza a una folla che non si può contare e che ora è contenta perché ha letto in quel gesto un miracolo. È l’intervento potente di Dio che può sfamare e compiere ciò che agli uomini è impossibile. Un grande successo. Gesù dovrebbe essere contento di fronte a questa ricerca insistente della gente. Invece, sembra guardingo e interroga: ‘Perché mi cercate? È una domanda rivolta anche a noi, perché anche noi cerchiamo Gesù, lo rincorriamo e rimaniamo anche noi affascinati dal successo di grandi adunate, che sembrano appagare spiritualmente e anche pastoralmente. Ma è questa la fede? Gesù chiede: ‘Perché mi cercate? Perché avete trovato una risposta ai vostri bisogni o perché riconoscete in me il dono di Dio?’. La domanda posta da Gesù ci interpella personalmente, come comunità, come popolo, come Chiesa. Qual è il livello della nostra fede? Ci accontentiamo in superficie di quanto cerchiamo ordinariamente o ci lasciamo attrarre da Dio lì dove Lui ci vuole portare? La fede, allora, sarà ben altro che l’appagamento dei nostri bisogni; al contrario, è l’apertura del cuore e della vita, è la disponibilità a seguirlo dove Egli ci conduce, è la forza che ci viene dalla Sua presenza nella nostra vita che ci consente anche nelle prove, nelle difficoltà, anche quando non sentiamo più niente, di continuare il cammino. Non saremo mai soli”.
 

XVIII Domenica del Tempo Ordinario 02 agosto 2015

Mons. Alfano: “La fede è apertura del cuore e della vita”

Posted by Arcidiocesi Sorrento – Castellammare di Stabia on Venerdì 31 luglio 2015