Mons. Alfano: “Lasciamoci trasformare da Gesù sedendoci alla Sua mensa”

Domenica 16 agosto 2015 – XX Domenica del Tempo Ordinario – ci presenta un passo del Vangelo di Giovanni:
 
In quel tempo, Gesù disse alla folla: «Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».
Allora i Giudei si misero a discutere aspramente fra loro: «Come può costui darci la sua carne da mangiare?».
Gesù disse loro: «In verità, in verità io vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda.
Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia me vivrà per me.
Questo è il pane disceso dal cielo; non è come quello che mangiarono i padri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno».
 
Su questo ci offre un pensiero il nostro arcivescovo, mons. Francesco Alfano: “La mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda. Le parole di Gesù sono sorprendenti: la gente lo ascolta e fa fatica a seguirLo, un po’ come noi. L’abbiamo sentito tante volte pronunciare questo messaggio forte della nostra fede, che sperimentiamo nell’Eucaristia, ma ciò nulla toglie alla novità sconvolgente e scandalosa di queste parole: come può Costui darci la Sua carne da mangiare? Mangiare la Sua storia, il suo Corpo, tutto quello che Egli è e Lo rende simile a noi, donato per noi. Solo Dio può pensare di venirci incontro addirittura in una comunione profonda, intima, sostanziale: ‘Chi mangia di me, vivrà per me’. Diventiamo una sola cosa con Lui e siamo raggiunti così da un amore grande che ci trasforma. Nulla è più come prima. Ci vuole una fede umile, semplice, un’adesione totale del cuore. Non si tratta più solamente di stare davanti a Gesù o ai suoi piedi, ma di stare in Lui, di vivere totalmente di Lui e per Lui. Non è frutto del nostro impegno, pur necessario, ma dono grande che Lui ci assicura. Sediamoci a questa mensa, nutriamoci della Sua parola e del Suo corpo. Lasciamoci trasformare da Lui e nell’Eucaristia domenicale, che cerchiamo di vivere fedelmente anche in questo tempo estivo, per molti di vacanza e riposo e per altri di solitudine e di angoscia. Nell’Eucaristia facciamo esperienza della fedeltà di Dio che si offre a noi in Gesù come cibo per il nostro cammino”.
 
 

XX Domenica del Tempo Ordinario 16 agosto 2015

Mons. Alfano: “Lasciamoci trasformare da Gesù sedendoci alla Sua mensa”

Posted by Arcidiocesi Sorrento – Castellammare di Stabia on Venerdì 14 agosto 2015