Oggi, giovedì 19 marzo il nostro arcivescovo, mons. Francesco Alfano, fa visita alla casa di riposo per anziani San Giuseppe a SantAgnello e si fermerà anche a pranzo con loro. Papa Francesco, a più riprese, ha invitato a non scartare gli anziani, al contrario a valorizzarli.
Nella nostra diocesi quanto sono ancora importanti gli anziani?
Noi veniamo da una tradizione bella, forte, consolidata risponde mons. Alfano -. Gli anziani erano il punto di riferimento delle nostre famiglie. Questo è un fatto culturale, sociale e anche religioso. Ovviamente, nel grande cambiamento rapidissimo che sta avvenendo anche questo aspetto sta mutando: non che sia venuto meno il rapporto con gli anziani, ma la possibilità di accompagnarli nel modo giusto. Per il nostro arcivescovo, dobbiamo recuperare assolutamente questo valore. Siamo in un tempo difficile; si registra anche una certa inversione di tendenza, per motivi tante volte anche economici, perché la presenza di un anziano in casa consente di affrontare un po meno peggio le difficoltà che ci sono. Ma non è solo questo: Cè qualcosa di molto più grande avverte il presule -: la solitudine degli anziani dilaga, a tutti i livelli, familiare, sociale, esistenziale. Per questo, soprattutto dobbiamo recuperare, come comunità civile ed anche ecclesiale, la capacità di attingere al tesoro che è lesperienza, la saggezza, il segreto della vita come solo un anziano può aver ormai compreso. È necessario che tutto questo non venga disperso.
Nel frattempo, afferma mons. Alfano, le istituzioni civili e anche tante volte religiose, che accolgono gli anziani, devono essere non solo incoraggiate e aiutate, ma anche accompagnate e sostenute molto di più. Si fa già tanto, con il volontariato, le famiglie, le nostre comunità. Occorre fare tutto il possibile nei confronti degli anziani, ma anche per ristabilire quel contatto forte – Papa Francesco parla di alleanza tra anziani e giovani – che può essere veramente il passo in avanti decisivo per costruire un futuro migliore.
di Gigliola ALFARO
