Mons. Alfano: l’’Eucaristia ci rende Chiesa

Giovedì 18 giugno, come è ormai tradizione, le comunità parrocchiali e religiose della città di Castellammare si sono ritrovate in concattedrale, con il nostro arcivescovo, per vivere unitariamente la solennità del Corpus Domini partecipando alla S. Messa e alla processione Eucaristica tra le strade del centro.
Il tempo non certo ottimale non ha scoraggiato i numerosi fedeli che hanno preso parte alla celebrazione eucaristica insieme con i sacerdoti impegnati nel servizio pastorale in città.
Intensa la riflessione del nostro arcivescovo, mons. Francesco Alfano, incentrata sul valore comunitario dell’Eucaristia.
Il presule si è soffermato innanzitutto sulla prima lettura tratta dal libro del Deuteronomio: “Israele, ricordati di tutto il cammino che il Signore, tuo Dio, ti ha fatto percorrere ”. Troppo spesso, ha sottolineato mons. Alfano, la nostra memoria, presa dalle angosce quotidiane, tende a dimenticare quanta misericordia Dio ha messo nelle nostre vite, nelle strade percorse, qualunque esse siano. Solo facendo memoria si diventa popolo, un popolo in cammino.
Prendendo spunto dal canto iniziale, l’arcivescovo ha presentato l’Eucaristia come il nutrimento del popolo, non solo e non tanto del singolo. Il Pane eucaristico da forza, ci nutre, ci rende sacramento.
Tutta incentrata sull’unità la sua riflessione: l’Eucaristia è il nutrimento che ci rende Chiesa, che permette un cammino fruttuoso nelle strade del mondo, nelle strade della nostra città che ha tanto bisogno di vedere il popolo che il Signore ha salvato.
Forte è il rischio di cadere in due atteggiamenti che ci portano fuori strada e che fanno arrossire i nostri volti; vanno riconosciuti e affrontati: lo scoraggiamento e i compromessi. Bloccano o rallentano il nostro cammino di popolo.
La celebrazione è continuata in strada, con la processione eucaristica che ha toccato le vie principali del centro di Castellammare. Un clima raccolto, con canti e preghiere, ha accompagnato tutto il percorso, reso ancora più bello dai numerosi balconi addobbati con fiori e coperte per accogliere al meglio il Signore che passa nelle nostre strade.
Al rientro in Concattedrale, sul sagrato gremito di fedeli, l’arcivescovo ha impartito la benedizione eucaristica sulla città e sulle comunità parrocchiali.

di Maurizio MOLINO