Non così dovrà essere tra voi. Questa parola di Gesù è sconvolgente! Presa sul serio può cambiare il nostro modo di credere e di vivere come comunità cristiana, all’interno di una società dove spesso prevale il più forte ed è apprezzato maggiormente chi riesce ad avere la meglio sull’altro. Iniziano così le Linee pastorali scritte dallarcivescovo di Sorrento-Castellammare di Stabia, mons. Francesco Alfano, per lanno pastorale 2013-2014 e consegnate simbolicamente a tutte le Unità pastorali attraverso un rappresentante per Unità, nella celebrazione eucaristica nella cattedrale di Sorrento, a conclusione del convegno ecclesiale diocesano, sabato 23 novembre. Le Linee pastorali prendono spunto dal convegno ecclesiale diocesano che ha avuto per tema: Le Unità pastorali: una scelta per vivere la comunione.
Nelle Linee pastorali, che si possono scaricare dallallegato in pdf, il nostro pastore individua come obiettivi prioritari per vivere la comunione nelle Unità la cura delle relazioni e un rilancio degli strumenti di partecipazione.
Queste Linee pastorali osserva mons. Alfano, nelle conclusioni – giungono quando le nostre comunità hanno già ripreso da tempo le loro attività, secondo lo schema ormai diffuso quasi dappertutto e ispirato al ritmo scolastico (da settembre a giugno, con la pausa estiva). Sembrerebbero dunque essere in ritardo sulla tabella di marcia e destinate all’inefficacia di tante proposte buone ma poco attuabili. Ma, evidenzia larcivescovo, siamo agli inizi di un nuovo anno che la liturgia ci presenta, a partire dal tempo forte dell’Avvento! E se provassimo a pensare il cammino pastorale a partire dall’Anno Liturgico, che è l’anno della Chiesa e che si snoda lungo dodici mesi secondo un ritmo celebrativo e mistagogico? Senza sconvolgere almeno per il momento il calendario delle attività già fissato da tempo, potremmo provare a ripensare tutta la vita della nostra Chiesa, inserendo ogni iniziativa nel tempo che la liturgia ci propone di vivere. Faremmo delle scoperte interessanti, che faciliterebbero gradualmente l’attuazione di scelte innovative, come quella dellanno liturgico-pastorale.
di Gigliola ALFARO