Ordinazione Diaconale

Concattedrale di Castellammare di Stabia, 23 giugno 2016, ore 19:00

Durante la preghiera di ordinazione diaconale il vescovo canta:
Siano pieni di ogni virtù: sinceri nella carità, premurosi verso i poveri e i deboli, umili nel loro servizio, retti e puri di cuore, vigilanti e fedeli nello spirito.  L’esempio della loro vita, generosa e casta, sia un richiamo costante al Vangelo e susciti imitatori nel tuo popolo santo. Sostenuti dalla coscienza del bene compiuto, forti e perseveranti nella fede, siano immagine del tuo Figlio, che non venne per essere servito ma per servire, e giungano con lui alla gloria del tuo regno.
Ad ascoltare queste parole, i diaconi non possono essere altro che eroi: sinceri e premurosi, retti e puri di cuore, esempi di vita per tutti, un richiamo costante al Vangelo!
 
In vita e in morte saranno il faro che rischiara la notte del navigante, la bussola del viandante e il conforto del sofferente. Il meglio del meglio insomma, nuovi soldati per un esercito in grado di sbaragliare il nemico.
Ho conosciuto però ben poche persone che rispondessero a questi requisiti, meno di tutti gli ultimi ordinati diaconi di cui faccio parte.
Mi viene da pensare allora che forse si stia un po’ esagerando, che forse quello che viene chiesto non sia assolutamente alla nostra portata. Forse sarebbe stato meglio fare altro, studiare, certo, trovare un lavoro in grado di sostenere una famiglia e smetterla di credere a queste favole che a stento convincono qualche giovanotto a dir poco sprovveduto.
Forse però mi sbaglio ancora una volta…
Credo ancora che sia assurdo pensare che dal 23 giugno in poi, 9 nuovi condottieri combatteranno risollevando tutto quello che appesantisce la nostra diocesi, ma allo stesso tempo mi rendo conto di aver dimenticato una parte della preghiera di ordinazione: Ti supplichiamo, o Signore, effondi in loro lo Spirito Santo.
Non c’è altro motivo per cui potremmo o dovremmo credere a tutte e singole quelle parole: lo Spirito Santo.
Dal 23 giugno saranno una martellata di poesia per le vostre vite, a ricordare che il diacono è chiamato a credere alla follia della vocazione! Non è stata una vostra fantasia che vi ha portati a ricevere questo ministero ma, dopo averlo cercato onestamente, è il Padre che vi ha chiamati per rendere la vostra vita divina al servizio dei fratelli, uniformata dallo Spirito a quella del Figlio, ma mai senza di Lui.
Pur se con questa fiducia, credo comunque che la nostra chiesa conosca benissimo il rischio che corre nel credere ancora nello Spirito Santo, nel sognare che tutta la nostra storia, fatta di luci e ombre, consistenze e inconsistenze, possa essere messa al servizio di Dio. Lo sa benissimo e forse teme anche il peggio, ma se non facesse questo, se non credesse più che la nostra umanità viene da Dio, che lo Spirito Santo ostinatamente brucia le nostre vite oltre ogni tentennamento, cosa mai potrebbe annunciare?

 

di Nello d’Alessio, diacono