Parrocchia Leone II: tutta la comunità coinvolta per “ifeelCud”

Una rete che ha idealmente unito tutta l’Italia, dal Nord al Sud, per un buono scopo: raccogliere Cud e modelli Unico con la firma a favore della Chiesa Cattolica e aiutare, al tempo, stesso a realizzare un sogno: terminare i lavori del campetto di San Vito, a Gragnano, appartenente al territorio della parrocchia di San Leone II. Nasce così l’iniziativa che ha visto la parrocchia di San Leone II partecipare al concorso “ifeelCUD” promosso in tutte le parrocchie italiane dal Servizio Promozione Cei, in collaborazione con il Servizio nazionale per la pastorale giovanile e i Caf Acli. E soprattutto a vincere il concorso con ben 3.800 Cud e Unico raccolti non solo nel territorio parrocchiale, ma in tutta Italia, per l’appunto.
 
“È stato un impegno che ha visto coinvolta tutta la comunità parrocchiale e non solo – spiega don Alessandro Colasanto, vice parroco di San Leone II -: infatti, i nostri parrocchiani hanno coinvolto amici e parenti residenti anche in altre Regioni, che, a loro volta, si sono dati da fare per raccogliere quanti più Cud e Unico possibili. La rete si è creato perché tutti avevano ben chiaro l’obiettivo: vincere significava poter completare, risistemare e recintare il campetto di san Vito, annesso all’antica chiesetta di San Vito del 1200. Con i soldi vinti grazie ad ifeelCUD saranno anche realizzati gli spogliatoi”.
 
Ma l’impegno non si è limitato solo alla raccolta di Cud e Unico. I giovani si sono appassionati anche alla costruzione dell’intero progetto riguardante il recupero del campetto, “Uno spazio per tutti”, e alla realizzazione del video, che permette di far conoscere a tutti le ricadute sociali del progetto e anche a vincere un ulteriore bonus. Infatti, il concorso prevedeva anche che si dovesse ideare un progetto di utilità sociale per la propria comunità parrocchiale, rappresentarlo con un video e concorrere alla vincita di un contributo economico per la sua realizzazione.
 
Il campetto è polivante: può essere utilizzato epr il basket, il calcio, la pallavolo e il tennis. “Pensiamo che quando saranno finiti i lavori – racconta don Alessandro – sarà necessario porre qualcuno a controllare la struttura: sarà un modo per far guadagnare qualcosa a un paio di giovani della parrocchia”. A Gragnano non ci sono strutture pubbliche. Solo il campetto di San Vito è aperto, ma per questo è facile oggetto di vandalismi. Di qui la necessità di una recinzione e poi di una sorveglianza. L’obiettivo è costituire un’associazione sportiva ad opera dei giovani della comunità parrocchiale e aprire un chioschetto per il ristoro. In questo modo gli associati pagheranno una quota che servirà a mantenere la struttura e a pagare i giovani sorveglianti. Quando tutto sarà pronto, la parrocchia avrà “uno spazio collettivo dove tutti possano stare insieme: adulti, anziani, adolescenti, preadolescenti e fanciulli”. Infatti, sono previste anche iniziative rivolte agli adulti, come piste di bocce per anziani, attività sportive per adulti, balli tradizionali per tutte le età. “Il campetto si trova in una posizione sopraelevata rispetto alla strada – ricorda don Colasanto -. Per questo, tra i lavori che dovremo fare in futuro c’è una rampa per permettere anche ai disabili di utilizzare la struttura. Infatti, vorremmo offrire anche ai diversamente abili la possibilità di socializzare e fare sport”. Per ora, però, con la vincita del concorso non si coprono le spese per la rampa. “L’anno prossimo – anticipa il vice parroco – potremo partecipare al concorso, per una categoria che prevede un numero minore di schede raccolte. In questo modo potremo raccogliere quanto ci serve. Al tempo stesso, però, potremo offrire ad altre parrocchie della nostra diocesi la nostra esperienza, che potrebbe essere utile per partecipare a loro volta”.
 
Al campetto vanno anche tanti ragazzi di famiglie svantaggiate. “Con la nostra attività – conclude don Alessandro – vogliamo diffondere il bene a tutti”.

 

di Gigliola ALFARO