Parrocchia Ss. Trinità, Santa Maria di Galatea, Natività di Maria Vergine

Preghiera itinerante, Colli di Fontanelle 1 agosto 2019

Non abbiamo visto un bel tramonto, ma lo scenario non era meno suggestivo nello spazio alle spalle della chiesa dei colli di Fontanelle, dove le panche e le sedie previste non sono bastate. Eravamo in tanti ieri sera, una sorpresa piacevole ed emozionante per l’ultimo panorama dell’anima.

Davanti a noi, sullo sfondo, il Faito, già grigio all’imbrunire, poi più vicino Vico Alvano con la sua croce a dominare la penisola sorrentina; a destra un po’ della costiera amalfitana e più tardi le luci lontane della costa salernitana. Trinità, un lembo della parrocchia di Mortora, uno scorcio di quella che ci ospita. Dopo Montechiaro, Massa, capo di Sorrento, siamo tornati a casa!

Tocca a don Antonino, padrone di casa. Si inizia accompagnati da organo e violino con un vecchio canto, un invito a costruire il mondo. Don Rito, Don Marino e don Leo non hanno lasciato molto spazio accennando a tutti i temi del capitolo 10 degli Atti ed ora, dopo una veloce sintesi, ci tuffiamo nell’undicesimo: Le perplessità che erano state di Pietro ora diventano della sua comunità: “Sei entrato in casa di uomini non circoncisi e hai mangiato con loro”? Difficile per noi oggi misurare la portata di questo gesto che doveva essere il massimo dello scandalo per i giudei di allora. La storia della salvezza, ristretta al perimetro del popolo eletto,6 dilaga erodendo gli angusti confini. I segnali c’erano già stati, anche nell’Antico Testamento e non solo nell’insegnamento di Gesù, ma bisognava riconoscerli e innanzitutto essere disposti a farlo!

Quattro tappe scandite da una pausa musicale e da una domanda coinvolgente. Andiamoci piano a sorridere delle paure della comunità di Pietro, dopo duemila anni ci sono ancora le stesse resistenze. Inciampiamo negli stessi egoismi. Ma Dio sta lì, a stravolgere i nostri piani. Tanto vale affidarsi alla sua volontà come troppe volte ignari recitiamo nel Padre nostro.

Molte preghiere sono rimaste inespresse, ma certo ognuno ne aveva qualcuna da sussurrare. Dio le conosce già tutte, lui sa cosa fare.

Il venticello, inaspettatamente fresco, quasi pungente, ha lasciato spazio a un brezza leggera e piacevole che ha diffuso il profumo di deliziose pizzette fritte al momento. Anche le signore sanno sorprendere! Più in là ogni altro genere di dolce e salato che non è stato necessario scendesse dal cielo, tutto preparato per tempo e offerto con gioia.

Non posso fare a meno di notare come le persone si trattengono volentieri a chiacchierare in gruppetti, si fa conoscenza, si scambiano impressioni… a volte basta poco, quando ci liberiamo dei nostri schemi e delle nostre paure torniamo umani, capaci di incontrare gli altri, di tessere relazioni… si è fatto buio, stiamo da più di tre ore e solo adesso gli ultimi si avviano a casa … il tramonto non l’abbiamo visto, ma non è mancato il calore della compagnia. Tra qualche ora dietro Vico Alvano appariranno già le prime luci dell’alba di un nuovo giorno. Ma quello è un altro panorama… dell’anima.

di Tonino Esposito
Foto Nello Trapani