Una fredda serata di gennaio riscaldata dai tanti giovani cuori presenti al primo incontro di Scuola di Preghiera svoltosi mercoledì 11 gennaio, presso la chiesa di Vico Equense.
Cristo si è fatto uomo perché luomo diventi Dio a sua immagine e somiglianza. I tanti ragazzi presenti sono stati chiamati a trascorrere unintera serata con Gesù prima durante ladorazione eucaristica e poi in quattro sale per seguire, a scelta, incontri per capire come si può pregare:
– preghiera con larte;
– preghiera con la musica;
– confronto con la parola di Dio;
– testimonianze di fede.
La parabola del seminatore è stata il filo conduttore, linput che larcivescovo Mons. Francesco Alfano ha dato per cominciare al meglio questo primo incontro.
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] Quello che ha ricevuto il seme in buona terra, è colui che ode la parola e la comprende; egli porta del frutto e, così, l’uno rende il cento, l’altro il sessanta e l’altro il trenta.
Porre il seme nel proprio cuore per far nascere un fiore stupendo, un fiore capace di amare e dare frutto. Luomo esce dalla propria casa e rischia, porta la parola al di fuori del proprio campo per contagiare con lamore di Dio, proprio perché Dio non è statico ma dinamico, capace di evangelizzare e creare una giusta rete per essere pescatori di uomini.
Queste le parole dellArcivescovo Mons. Francesco Alfano, felice di aver visto tanti giovani in preghiera.
Proposta alta e concreta che al momento ha raggiunto un piccolo gruppo di giovani e speriamo nel tempo possa interessare sempre più persone che già vivono esperienze di preghiera o che sono alla ricerca di un contatto con Dio. Impostazione molto interessante, frutto di organizzazione tra uffici e organismi della curia diocesano, soprattutto di un gruppo di giovani che tiene conto delle varie sensibilità: dallarte alla musica, dai testimoni ad esperienze dirette di contatto con la bibbia, al silenzio per chi si vuole fermare in adorazione e in contemplazione. Ho speranza che nel tempo questo possa diventare un momento forte di incontro tra i giovani, di crescita nella fede perché permetterà a più di qualcuno di incontrare Dio attraverso la condivisione, il confronto e lascolto del Signore che parla al cuore di ciascuno.