Progetto di Patrizia Santaniello

Il principio insediativo è quello claustrale: un muro di pietra individua il confine tra luogo sacro e territorio circostante. Il recinto, definito in greco con la parola tèmenos, derivazione etimologica di tempio, sta a designare un’area, una porzione di spazio ri-tagliata dal mondo, recintata e destinata ad ospitare il sacro.
Il muro genera, mediante la sua distanza dai volumi del complesso parrocchiale, uno spazio vuoto che si snoda tutt’intorno ai volumi stessi, una sorta di percorso che è anche luogo di meditazione e raccoglimento.
L’aula liturgica si staglia elevandosi: un prisma semplice ed essenziale sorretto, in corrispondenza del sagrato, da un basamento rivestito in lastre di rame. Sulla facciata principale un vuoto ri-tagliato in forma di croce. La sua forma è in pianta un rettangolo aureo, con duplice accesso, ciascuno corrispondente a uno spazio di filtro ma anche di apertura verso l’esterno.