Quaranta volontari in pullman per raggiungere Lourdes: gioia e sacrificio

Il pullman si mette in moto e che il viaggio abbia inizio.
 
Si sa che i pellegrinaggi organizzate dall’ODP – Opera Diocesana Pellegrinaggi, non sono semplicemente viaggi ma sono delle vere e proprie esperienze di vita che difficilmente si possono dimenticare e sempre più si vogliono rivivere. Infatti, la maggior parte dei quaranta volontari, che oggi 7 ottobre, sono partiti per Lourdes, ha voluto rivivere questa avventura di fede ancora una volta. Ogni volta suscita qualcosa di nuovo, ogni volta fa nascere nel cuore un altro granello di fede.
 
“Questo è l’ottavo anno che parto per Lourdes – racconta Emanuele Marigliano – Ed ogni anno ha un profumo diverso. Questa volta la vivo anche diversamente in quanto devo assolvere al compito dell’animazione liturgica. Ho voluto fare questo sacrificio. Il viaggio non è semplice, essendo abituato a raggiungere Lourdes in aereo, ma senza fede penso non ci avrei proprio provato a mettere piede su un pullman sapendo ciò che avrei dovuto affrontare”.
 
Partiti alle 3 di notte, i volontari hanno intrapreso il viaggio per la prima volta. Dopo ventotto anni, in pullman e non in treno. Sacrificio per le tante ore di viaggio da affrontare ma felicità nel conoscere la meta da raggiungere. L’arrivo in Francia è previsto per le ore 19 per poi raggiungere Lourdes il giorno seguente e preparare la strada ai tanti altri pellegrini dell’Arcidiocesi Sorrento – Castellammare di Stabia e Mons. Francesco Alfano.
 
“Sono gioiosa di incamminarmi con i quaranta volontari – racconta Immacolata Cosenza, responsabile ODP – Volontari che si spendono gratuitamente. Un cambiamento epocale quello del pullman ma che non ha cambiato per nulla il nostro cuore che è sempre pronto ad amare e ad aiutare”.
 
I pellegrini anche quest’anno vivranno Lourdes con il cuore su un cammino di fede guidato dal nostro Arcivescovo. Sono prontissimi e desiderosi di vivere appieno questa esperienza e i volontari saranno lì ad attenderli a braccia aperte, nel “luogo della consolazione per eccellenza”.