Parrocchia Santa Maria del Lauro - Meta

Una grazia che supera il tempo e le difficoltà

Il percorso di fede degli adulti di Meta

La speranza per noi cristiani è la consapevolezza di essere in viaggio, la certezza della beatitudine per chi si affida a Dio durante il tragitto e come ci insegna Papa Francesco “la speranza mai è ferma, è sempre in cammino e ci fa camminare”. Ecco allora il senso del cammino degli adulti di Meta, parrocchia Santa Maria del Lauro.

Il “Resto di Israele” (così si chiama il nostro gruppo) è un cammino di fede nella condivisione che dona sicuramente una consolazione diversa, più forte, più bella, più profonda ad un cuore stretto dalla paura e manipolato dalle ansie e dallo sconforto. In questo tempo difficile, che ha cambiato le nostre abitudini, distanziato i nostri affetti, proibito i nostri abbracci, divorato le nostre relazioni, dirottato i nostri progetti e imposto nuove prospettive, spesso inattese, talvolta avvilenti, ecco in questo tempo di crisi il Resto di Israele è stata la nostra ancora, la nostra catena a Dio, il tentativo più audace di affidare a Lui i nostri turbamenti, la nostra rabbia e le nostre preghiere. Momenti intensi di ascolto, di confronto, di riflessione…momenti in cui fidarsi ed affidarsi perché è un cammino che profuma di fraternità e di condivisione.

Nella desolazione fermati e ascolta… Ascolta il dolore degli altri, il battito timido di un tuo compagno, ed in quel momento il rumore delle tue angosce ti sembrerà più sopportabile: questo mi spinge ad essere parte di questo gruppo, questo mi spinge a seguire questi passi sostenuti da coraggio e passione di chi cerca la pienezza della Vita e la Grazia per affrontare e stare in un presente seppur spesso così faticoso ed incomprensibile. Ed anche in questo Tempo di Attesa per un Natale che, probabilmente, si vestirà di malinconia per chi non sarà con noi, la speranza sia il sottofondo più incoraggiante, e sia soprattutto un invito a vivere il Mistero di questo grande amore con coraggio e con fiducia e con lo sguardo rivolto all’essenziale di cui possiamo gioire.

Non c’è pandemia, non c’è buio che possa spegnere questa Luce, basta solo lasciarla entrare nelle nostre case, nelle nostre famiglie e nel nostro cuore e ce lo siamo ricordati anche durante l’ultimo incontro; ci siamo ricordati di un tempo da vivere per “osare sperare” e guardare al futuro con fiducia nella consapevolezza di un Amore più grande! Il Papa ha svelato che la nascita di Gesù è il tempo in cui la speranza di Dio e la speranza dell’uomo si incontrano…ecco è il tempo in cui siamo chiamati a volgere lo sguardo al nostro prossimo, a guarire le ferite degli altri per accogliere e guarire il nostro dolore.

Questa la preghiera del Resto di Israele per la nostra parrocchia, per le nostre famiglie, i nostri amici e per la comunità tutta: riuscire a sussurrare un po’ di  speranza a chi ha smesso di guardare il cielo, ricordare il conforto a chi si sente perso nella sua solitudine,  affinché il Natale sia la nostra catena, la consapevolezza costante che “c’è un amore segreto per ogni cuore del mondo, un bellissimo squarcio di luce nell’oscurità, un amore infinito misterioso e profondo, una grazia che supera il tempo e le difficoltà.