Vita Consacrata

Una sola luce

XXIV Giornata Mondiale della Vita Consacrata

È stato sabato primo febbraio che, al sopraggiungere del vespro della Candelora, il cortile delle sorelle del Sacro Cuore di Vico Equense, a mano a mano si popolava di storie, volti, racconti, culture. Vi era aria di attesa. Da un capo all’altro della Diocesi, consacrate e consacrati di ogni carisma si sono riuniti per celebrare la vita donata al Signore.

Dal cero del Vescovo tutti i ceri sono stati accesi, e la vivace processione ha raggiunto il sagrato della chiesa dei santi Ciro e Giovanni, vestita a festa.

La festa della Presentazione del Signore, questo mistero che ci viene posto dinanzi per illuminare il nostro mondo. Egualmente la festa della Vita Consacrata, di chi nella fatica quotidiana testimonia l’amore a Dio attraverso l’amore al Prossimo.

Il motivo fondamentale di ogni fare festa è sempre e solo Cristo Gesù. Ogni volta che ci riuniamo per celebrare ci incontriamo per celebrare e rimetterci in “contatto” nuovamente con Dio.

Gesù entra nel tempo, in questo mondo, entra come luce come il dono speciale di Dio di cui bisogna accorgersi perché non è scontato, non è una luce che atterrisce.  Lui è venuto non per schiacciare, incantare o sedurre, la seduzione oggi la più grande tentazione. Lui è venuto per servire, non importa se viene umiliato, scartato. Lui attraverso la sofferenza ha amato.

Dove c’è un gesto vero di amore si accende la vita! Lui ha bisogno di noi per entrare, illuminare, salvare non ci sostituiamo a Lui, ma ci chiede più della semplice collaborazione, ci chiede tutto!

Giuseppe e Maria portano il dono del povero, non importa perché, portano tutto quello che hanno ricevuto. L’incontro del Signore apre. Maria e Giuseppe non tengono Gesù tutto per sé. La gioia come si condivide? Con l’offerta come Maria e Giuseppe che hanno offerto a Dio Gesù. Offrire non per evadere o chiuderci… per salvare noi e quello che abbiamo ricevuto, ma perché l’intera famiglia umana possa essere raggiunta dalla luce di Cristo.

Abbiate il coraggio di ascoltare chi il Signore vi manda. Servi degli uomini se vogliamo essere servi di Cristo luce del mondo. (dall’omelia del Vescovo).

L’immagine del Tempio, richiamata dalla scrittura, pullulante di mercanti e pellegrini, la mitezza di Giuseppe e Maria che adempiono alla legge mosaica, l’attesa speranzosa di Simeone ed Anna che senza sosta e con commovente gioia sono stati ripagati dell’attesa… queste le istantanee che il vescovo, nella sua omelia, ha raccolto e consegnato perché siano punti di riferimento per ogni consacrato che dona la povertà della sua vita perché sia riempita della luce di Dio.