Veglia di Pentecoste nell'Unità Pastorale 10

Anno del Signore 2016. Pianeta Terra. Era del digitale, del benessere, giubileo della Misericordia in corso e un’altra veglia di Pentecoste vissuta insieme come unità pastorale 10 della zona collinare di Castellammare di Stabia.
Di questi tempi, dove sono ancora tante le ferite da sanare e i muri da buttare giù, la veglia di Pentecoste diventa il tempo favorevole, un tempo che si prolunga oltre la celebrazione, perché al centro del nostro pregare abbiamo messo la persona.
Non possiamo restare fuori da questo tempo e fermarci solo a giudicare ma dobbiamo starci dentro. La nostra Chiesa Diocesana ci chiede di “restare in città” per stare dentro le storie di chi incontriamo ogni giorno e perciò abbiamo invocato lo Spirito Santo e pregato affinché i nostri cuori siano aperti all’accoglienza e all’impegno responsabile.
Abbiamo presentato a tutta l’assemblea le tre opere-segno indicate nelle linee pastorali diocesane: l’accoglienza dei migranti, la formazione socio-politica e il progetto Policoro.
Come Consiglio dell’Unità abbiamo deciso di scegliere tutte e tre le opere-segno, ma per farlo ci siamo affidati alla sensibilità e al cuore delle persone presenti nelle nostre comunità e abbiamo chiesto loro di lasciarsi guidare dallo Spirito Santo per rendersi disponibili alla realizzazione almeno di un’opera-segno.
Insomma la Chiesa ci chiede oggi di interessarci concretamente della persona perciò durante l’offertorio non abbiamo portato dei doni, ma abbiamo affidato a Gesù delle persone:
Prima sono andate all’altare 5 persone che indossavano maglie con i cinque colori dei continenti, a rappresentare tutta l’umanità, e sono state abbracciate dal sacerdote come segno dell’impegno di ciascuno di noi ad un’accoglienza vera e senza pregiudizi verso i migranti.
Come segno di speranza e di sostegno per i giovani che si avvicinano sfiduciati al mondo del lavoro, si sono incamminati poi all’altare due giovani che lavorano nel Pastificio “IL MULINO di Gragnano”: una società realizzata proprio da giovani di Gragnano grazie al sostegno del Progetto Policoro e alla collaborazione e all’impegno economico della loro comunità parrocchiale e di tanti amici che hanno “scommesso” con loro!
Per finire, una famiglia. La famiglia è la cellula fondamentale della società e della nostra città per questo portavano lo stemma della città di Castellammare e il testo dell’esortazione apostolica del Papa “Amoris Laetitia”. Perché è per l’amore che ci lega alla nostra città, per il bene della famiglia e per il futuro dei nostri bambini, che abbiamo chiesto allo Spirito Santo di darci la forza e l’energia necessarie per impegnarci nella formazione socio-politica.
Noi del Consiglio dell’Unità, pastori, laici e consacrati, siamo messi a dura prova da questa veglia,  perché parlare alle nostre comunità di scelte concrete, di accoglienza, di lavoro e formazione socio-politica è una responsabilità e ci fa riflettere sul nostro essere testimoni più che credenti credibili.

 

di Benedetta MARTONE