Verso Cracovia 2016: in diocesi arrivano il crocifisso di San Damiano e la Madonna di Loreto

Arrivano in diocesi il crocifisso di San Damiano e la Madonna di Loreto, simbolo dei giovani italiani alle Gmg, mercoledì 13 maggio, a Castellammare di Stabia. Le due icone saranno accolte, alle 20,30, alla presenza dell’arcivescovo, nella parrocchia dello Spirito Santo, dove ci sarà un canto. Seguirà una fiaccolata fino alla chiesa delle Suore Adoratrici perpetue del Santissimo Sacramento, che si trovano nel centro antico di Castellammare. Qui si svolgerà un momento di preghiera presieduto da mons. Alfano, con i giovani e le suore. Proprio ai giovani e alle suore sarà affidato in questa occasione il cammino diocesano in vista della Gmg di Cracovia, sotto lo sguardo del crocifisso di San Damiano e della Madonna di Loreto. Giovedì 14 le icone saranno consegnate ai giovani di Pompei, che promuoveranno un momento di preghiera di sera, nei pressi del santuario. A questo momento di preghiera parteciperà una delegazione dei nostri giovani, dato che insieme saranno alla Gmg di Cracovia.
Con l’appuntamento di mercoledì 13 inizia il cammino diocesano verso la Gmg di Cracovia. “La diocesi ha scelto come luogo dove accogliere le due icone il centro antico di Castellammare di Stabia – spiega don Nino Lazzazzara, responsabile del Servizio diocesano di pastorale giovanile – per dare continuità alla Pasqua dei giovani: così completeremo il tratto del centro antico non attraversato dai giovani durante la Pasqua dei giovani: dall’Acqua della Madonna al Largo Pace. Con questo secondo appuntamento attraversiamo tutto il centro antico”. Ma c’è di più: “La Pasqua dei giovani non è stata solo un evento, ma una luce accesa per dare speranza e futuro”. Parteciperanno all’accoglienza delle due icone e alla preghiera di mercoledì 13 maggio giovani del centro antico, di Sant’Agnello (dove il prossimo anno si svolgerà la Pasqua dei giovani), i gruppi di Nuova Evangelizzazione e Comunità Tabor, le Suore Alcantarine. “Abbiamo scelto le suore – chiarisce don Nino – è perché vogliamo che portino nella loro preghiera i giovani della nostra diocesi e il nostro cammino”.
 
Ma perché il crocifisso di San Damiano e la Madonna di Loreto stanno girando nelle diocesi italiane? La domenica delle Palme, giorno in cui si celebra la Gmg diocesana, è cominciato anche il percorso in preparazione alla Gmg di Cracovia 2016. I due segni che stanno facendo il giro dell’Italia, per iniziativa del Servizio nazionale di pastorale giovanile della Cei, sono i doni che i giovani italiani faranno ai giovani della diocesi polacca. Sono due simboli italiani riconosciuti in tutto il mondo che ormai per tradizione accompagnano le Gmg: il crocifisso di San Damiano e la Madonna di Loreto.
Alla Giornata mondiale della Gioventù svoltasi a Buenos Aires nel 1987, presente Giovanni Paolo II, ha partecipato anche una rappresentanza italiana di 500 ragazzi e ragazze, che hanno portato come doni una copia del Crocifisso di San Damiano, a ricordo della giornata di preghiera ad Assisi, e una copia dell’immagine della Madonna di Loreto. Da quel lontano 1987 tutte le Gmg che si sono alternate a quelle diocesane hanno avuto l’immagine del Crocifisso e quello della Madonna come simboli dei giovani italiani. Negli anni si è costruito un pellegrinaggio che ha abbracciato tutta la terra: Santiago de Compostela nel 1989, Częstochowa nel 1991, Denver nel 1993, Manila nel 1995, Parigi nel 1997, Roma nel 2000, Toronto nel 2002, Colonia nel 2005, Sydney nel 2008, Madrid nel 2011, Rio de Janeiro nel 2013. Da allora in ogni nazione toccata dalla Gmg i vescovi locali e i giovani custodiscono questi due simboli in luoghi significativi per la comunità cristiana: chiese, ospedali, luoghi di incontro dei giovani.
Simboli di che cosa? Prima di tutto dei due misteri centrali della nostra fede: il mistero dell’incarnazione e il mistero pasquale. Ma le immagini e la loro provenienza ci mostrano che dietro questi due misteri ci stanno due giovani, Maria di Nazareth e Francesco d’Assisi. Infatti il “sì” di Maria ha permesso a Dio di legarsi all’umanità indissolubilmente; il “sì” di Francesco ha permesso alla Chiesa di essere riparata con la santità.
“Il motivo dell’attuale pellegrinaggio delle due immagini nelle diocesi italiane è quello di dare verità a questi due doni. I giovani che avranno pregato, cantato, gioito, pianto davanti a queste due immagini le riconosceranno come un proprio regalo appena arriveremo in Polonia”, spiegano al Servizio nazionale di pastorale giovanile.
 

 Per questo “prima di portare questi simboli a Cracovia, in Polonia, per la Gmg del 2016, desideriamo che siano avvicinati e toccati dai giovani e dagli adulti delle diocesi italiane, perché la storia di Maria e quella di Francesco possano indicare a ognuno di loro la via che conduce alla felicità e alle nostre diocesi e parrocchie la via della speranza, della fiducia, della provvidenza che non delude”.

 

di Gigliola ALFARO