Prima Sorrento e poi Trieste. C’è un filo rosso che ha collegato l’evento nazionale dell’Ucid-Unione cristiana imprenditori e dirigenti con la 50esima edizione delle Settimane sociali dei cattolici italiani. Ed è stata proprio la due giorni in Penisola sorrentina dal titolo Partecipazione e democrazia nell’impresa ad aver dato un contributo al cammino di vita e di fede di chi ha responsabilità nella gestione del capitale umano e delle risorse economiche di un territorio.
Per Gian Luca Galletti, presidente di Ucid, «c’è un legame stretto che tiene insieme l’assemblea di Ucid e le Settimane sociali dei cattolici ed è il bisogno del mondo imprenditoriale cattolico di acquisire una voce e di esprimersi sulle questioni più attuali del nostro tempo. Fondamentale è il tema di aprire l’impresa alla partecipazione, di renderla davvero strumento di democrazia economica e attore sociale responsabile: ce lo chiede l’Europa con i criteri Esg, ma più ampiamente è un compito che la dottrina sociale da sempre riconosce in campo all’organizzazione aziendale. Per questo oggi il messaggio di Ucid è più che mai attuale».
Anche la presentazione del Libro bianco ha definito una proposta dell’imprenditoria cattolica per un’impresa etica e sostenibile, capace di farsi carico delle aspettative sociali quanto a transizione ambientale, responsabilità sociale ed equità della governance. «A partire dai contenuti del documento vorremmo promuovere un dialogo ampio, che comprenda le istituzioni civili, quelle ecclesiastiche, il mondo accademico e le parti sociale», ha spiegato Stefania Brancaccio, segretario generale Ucid.
Nella prospettiva di avviare un dialogo ampio, Luigi Sbarra, segretario generale della Cisl, ha ricordato che «la partecipazione è la più grande riforma istituzionale che possiamo realizzare per responsabilizzare e coinvolgere la società nei processi economici di controllo e decisione. Per questo chiediamo al governo e alle forze parlamentari di accelerare l’esame degli emendamenti sulla nostra legge per la partecipazione dei lavoratori alla gestione e agli utili delle aziende, depositati a Montecitorio, così da permettere una rapida approvazione e rendere davvero possibile questa svolta storica».
Soddisfatto dell’evento sorrentino Nino Apreda, presidente dell’Ucid Campania, che ha sottolineato come il documento presentato nel corso della due giorni «contenga la fondamentale proposta formulata dall’Ucid per arrivare a una concezione di impresa più etica e sostenibile, attentata alla società, ai più deboli e al pianeta nel pieno segno dell’equità sociale».
Tanti gli ospiti rilevanti del convegno, dagli esponenti della Chiesa cattolica come monsignor Francesco Savino, vicepresidente della Cei, a don Antonio Mastantuono, assistente spirituale di Ucid, agli accademici come il prof. Stefano Zamagni, economista, mons. Francesco Alfano, Vescovo di Sorrento, l’avvocato Massimo Coppola, sindaco di Sorrento, Amedeo Manzo, presidente della Bcc di Napoli, Fabio Storchi, presidente Ucid Reggio Emilia e Sigrid Marz, presidente Uniapac Europa.








