Il mal d’Africa esiste per davvero: tutto qui è vita!

Come si fa a raccontare l’Africa a chi non l’ha mai conosciuta, a chi la giudica senza averla mai vista con i propri occhi, senza aver mai accarezzato quella terra rossa e polverosa? Come spiegare il mal d’Africa che scorre nelle vene e fa piangere l’anima, fino alla prossima Africa?

Immaginate un luogo dove il cielo non ti sovrasta, ma ti attraversa, dove l’aria non si respira, ma si assapora, dove il tempo scorre e non corre come siamo abituati. Un luogo dove la gente ti saluta, anche se non ti conosce, e dove il sistema nervoso si sistema e non s’innervosisce. Dove tutto è vero, anche le cose meno belle, perché qui tutto è vita.

L’Africa è la terra che ti fa venire voglia di fare qualcosa, anche se non sai cosa. Una terra che ti avvolge nella sua storia di sofferenza da pelle nera. Le emozioni e la gioia che regala sono indescrivibili. Così come la tristezza e quell’immenso mal d’Africa che ci ha lasciato quando l’abbiamo dovuta salutare.

L’Africa e la Tanzania in particolare, è il cielo plumbeo e il sole improvviso, le nuvole e le magie, la natura rigogliosa, l’alba e i tramonti, gli animali della savana e del cerchio della vita. Non esiste un altro posto al mondo in grado di stravolgere i sensi come l’Africa.

Così vera e sfacciata, l’Africa è la speranza di una vita migliore. È fatica, impegno e gioia delle piccole cose. Sono gli occhi profondi dei bambini e i loro sorrisi allegri, nonostante tutto. La gioia che trasmettono pur vivendo in mezzo a tanta povertà, è una lezione di vita. Sono i ringraziamenti vivi dei tanti che grazie alla presenza del Dispensario, vengono seguiti ed aiutati in una qualche cura. Sono la gioia vera e sincera delle sisters e delle postulanti che ci hanno amato dal primo giorno che abbiamo messo piede nella loro missione a Zeneti.

È proprio questo che provoca il mal d’Africa. Le luci, i colori, i vuoti e i pieni, tutto è così estremo. Un paesaggio tanto bello e surreale, dove la natura si manifesta nella sua massima espressione di forza e immensità.
In Africa abbiamo ritrovato con gli esercizi spirituali la pace interiore, il distacco dalle cose terrene, la sensazione di appartenenza e quella voglia di restare.

L’Africa è quella terra dove, quando il sole tramonta e l’aria si fa fresca riempiendosi di suoni, puoi socchiudere gli occhi e sorridere in pace, come chi è finalmente tornato a casa. Il mal d’Africa è quella nostalgia che ti rimane addosso fino alla tua prossima Africa.

Asante Sana Tanzania

a cura di Enrico Di Palma