Carissimi ragazzi, l’inizio di un nuovo anno scolastico è sempre carico di attese e di preoccupazioni, come tutto ciò che riguarda il nostro futuro, che non conosciamo ancora ma che ci tocca molto da vicino.
Si tratta di un cammino che coinvolge tutta la società: dalle vostre famiglie agli amici, dagli insegnanti al personale scolastico, fino ad arrivare ai pensionati e agli anziani.
Anche la comunità cristiana si interessa di voi e vi guarda con affetto e trepidazione. Il compito educativo richiede infatti la collaborazione di tutti: nessuno si potrà mai sostituire a voi nella difficile ma appassionante arte di costruire il proprio domani, ma neppure possiamo volgere lo sguardo altrove dicendo “non mi interessa”.
Permettete dunque anche a me di guardarvi con gli “occhi del cuore” mentre penso a tanti di voi che ho incontrato in numerose occasioni o ad altri che ancora non conosco personalmente. Non voglio farvi la “predica” e neppure la solita raccomandazione, tra le tante che già ricevete. Voglio solo esprimervi in tutta sincerità un desiderio che porto da lungo tempo in me: starvi vicino in questa avventura di crescita umana e ascoltarvi con profonda attenzione. Potremo sperimentare quell’amicizia che ha permesso a tanti che ci hanno preceduto, di affrontare le sfide della vita con fiducia e coraggio. Ve lo auguro con l’animo pieno di speranza, in attesa di rivederci presto.
