Padre Guglielmi: grande partecipazione per la presentazione del nuovo libro

Castellammare di Stabia. Appuntamento con la cultura presso la Parrocchia del Carmine. Un incontro formativo e culturale, tenutosi ieri sera, 4 novembre 2024, nello “Spazio solidale Aniello Dello Ioio”, durante il quale è stata presentata l’ultima opera di Giuseppe Guglielmi ordinario di Teologia fondamentale presso la Facoltà Teologica di Napoli e direttore della rivista “Rassegna di Teologia”.

Perché è così importante la domanda sull’origine? Almeno una volta nella vita ci siamo chiesti da dove veniamo ed è chiaro che tale domanda diventa più urgente nei momenti di crisi. Padre Giuseppe Guglielmi ci racconta nel suo testo che la risposta non è così scontata e semplice” – le parole di Virginia di Martino, docente di letteratura italiana presso l’Università Federico II di Napoli, hanno introdotto ed aperto un dibattito di grande cultura.

Sono seguiti gli interventi di Emma Giammattei, docente emerito di letteratura italiana presso l’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli: “La strategia di questo libro così singolare e così impavido è quella fare teologia dentro la storia, di unire due saperi che si erano scissi. È un testo rivoluzionario e dolce allo stesso tempo”; e di Gennaro Carillo, docente di storia del pensiero politico presso la medesima istituzione. Entrambi hanno mostrato gratitudine: “E’ un testo complesso, si scrivere la storia che attraversa le radici cristiane d’Europa. È interessante la terminologia usata nel titolo: il verbo produrre così come la parola origine, sono ambigui, hanno molteplici significati”.

Padre Guglielmi nel suo volume, tra i tanti autori, si è soffermato sul pensiero di Michael De Certeau, storico francese che menziona nei saluti e nei ringraziamenti finali. E forse anche stuzzicando i presenti in sala, lo cita così: “La storia può assicurare una comunicazione con il passato?”. È forse racchiuso tutto qui, in queste poche ma complesse parole, il senso dell’origine?

Interessanti che immagini evocative con le quali hanno affascinato e coinvolto quanti li stavano ascoltando, Emma Giammattei e Gennaro Carillo: siamo naviganti in un tempo di crisi, ma in quanto fedeli, siamo anche giardinieri creativi, pronti a nuove interpretazioni.

a cura di Clelia Esposito