Pastorale Giovanile

Parlami… dì soltanto una Parola: le testimonianze dei partecipanti

Scorrendo le storie di Instagram, come quotidianamente faccio, mi sono imbattuta in una frase che – subito – ha catturato la mia attenzione: “Parlami!… dì soltanto una Parola”. Incuriosita, sono andata a leggere il post per capirne di più.  Leggere la Parola o farsi leggere dalla Parola? Questa la domanda che presentava un ciclo di quattro incontri sulla Parola di Dio, organizzato dalla pastorale giovanile. Pur non avendo capito esattamente di cosa si trattasse (o forse proprio per questo!) ho deciso di iscrivermi: era da tempo che desideravo fare “un passo in più nel cammino di fede”. E la mia fiducia è stata ben riposta. Dal primo momento sono rimasta sbalordita dalla grande preparazione di Don Filippo, dalla sua passione e dalla sua carica che, da un lato hanno acceso nel cuore la voglia di approfondire quel tesoro immenso che è la Scrittura, dall’ altro mi hanno messo di fronte alla mia “inesperienza” e anche a una certa resistenza nel mettermi in ascolto di Dio.  Ad oggi, non posso certo dire di essere già diventata un’esperta, ma i metodi di approccio spiegati e messi in pratica hanno aperto un mondo…tutto da esplorare.

a cura di Carmen Zampoli

“Parlami! …dì soltanto una Parola”. Questo il titolo del ciclo di incontri proposti dall’Equipe della Pastorale Giovanile. Diversi i giovani, provenienti dalle diverse realtà della Diocesi che hanno espresso il desiderio di partecipare, prendendo l’impegno di incontrarsi, conoscersi ed esserci, seppur telematicamente, per i quattro giovedì precedenti la Pentecoste. Don Filippo Capaldo ospite d’eccezione, ha presentato e spiegato durante i quattro appuntamenti quattro metodi di preghiera, che hanno poi accompagnato i ragazzi durante tutta la settimana, con l’impegno benefico di dedicarle del tempo. Toccare con mano per lasciarsi toccare senza pretese e presunzioni dalla Parola. “Parlami! …dì soltanto una Parola”, titolo che se intonato, se letto diversamente sembra restituire anche una provocazione. Si! Una provocazione, ed è proprio Lui che ci provoca. Ci provoca, perché non ci si può accontentare, della sola parola domenicale, che troppo spesso viene “presa” come un palliativo a durata prolungata, circa una settimana. È vero, credere non è facile e non tutti abbiamo il dono della fede, ma la parola, la preghiera per chi prova ad essere un buon cristiano, non può e non deve bastare mai. Accogliere la Parola è un esercizio continuo, quotidiano. Questi incontri seppur brevi, sono stati un’occasione per svincolarsi della passività che affoga e non lasciare così che sia solamente il Signore a cercarci, ma andarGli incontro, sebbene con tutte le difficoltà e riscoprire così la bellezza del cercare.

a cura di Bartolo Parlato