Mons. Felice Cece (1989-2012)

Mons. Felice Cece è nato a Cimitile, diocesi di Nola, il 26 marzo 1936, da Giuseppe e Maria Domenica Pacchiano. Il successivo giorno 29 marzo ha ricevuto il sacramento del Battesimo nella sua parrocchia di San Felice in Pincis. Nipote di Mons. Antonio Cece, vescovo di Ischia e già vescovo di Aversa, ha compiuto gli studi dapprima nel Seminario Vescovile di Nola, poi presso il Seminario Regionale di Salerno e successivamente al Pontificio Seminario Campano di Napoli. Si è laureato in filosofia presso l’Università di Napoli. È stato ordinato presbitero il 5 luglio 1959 da Mons. Adolfo Binni.

Durante il suo ministero è stato docente di Teologia Dogmatica nel Seminario Regionale di Benevento, professore di storia e filosofia nel Liceo Vescovile di Nola, direttore della Scuola Teologica “Duns Scoto”, Vicario Episcopale, Assistente di Azione Cattolica e direttore dell’Ufficio Catechistico, per un breve periodo curato economo della parrocchia di San Felice in Pincis e anche canonico della cattedrale di Nola.

Il 17 agosto 1984 è stato eletto alla sede vescovile di Calvi e Teano, ricevendo la consacrazione episcopale il 20 ottobre dello stesso anno nella Cattedrale di Nola dal cardinale Bernardin Gantin, Prefetto della Congregazione per i vescovi e decano del collegio cardinalizio (co-consacranti Mons. Giuseppe Costanzo, vescovo di Nola e Mons. Matteo Guido Sperandeo, vescovo emerito di Calvi e Teano). Sceglie nel suo stemma episcopale l’Ara Veritatis delle Basiliche paleocristiane di Cimitile ed il versetto 32 del Vangelo di Giovanni al capitolo 8: Veritas liberabit vos.

Dopo la morte di Mons. Zama (7 luglio 1988), primo Arcivescovo della nuova Arcidiocesi di Sorrento-Castellammare di Stabia a seguito del decreto della Sacra Congregazione per i vescovi del 30 settembre 1986, ne diviene dapprima Amministratore Apostolico, successivamente ne riceve la nomina ad Arcivescovo l’8 febbraio 1989.

Sabato 8 aprile 1989 compie la presa di possesso nella Cattedrale di Sorrento, il successivo 15 aprile incontra la comunità di Castellammare di Stabia.

Nel suo lungo episcopato si prodiga per il cammino di unità della realtà diocesana, riorganizzando la curia arcivescovile e valorizzando i vari organismi di partecipazione, con attenzione particolare anche al mondo del sociale e alle varie realtà presenti sul territorio. In tal senso si ricorda l’incremento dei centri di pastorale giovanili, le mense Caritas, il centro “Madre Teresa” per i senza fissa dimora, la “fondazione Exodus 94”, la Casa di spiritualità “Armida Barelli”, l’istituzione del “Fondo di solidarietà”, la costante cura alla formazione teologica dei laici e alla formazione permanente del clero, l’istituzione del diaconato permanente e dell’Ordo Virginum.

Tra le sue lettere pastorali, indirizzate alla Chiesa locale nella molteplicità delle sue componenti, ricordiamo: Incominciare dal Principio (1991), Veni Creator Spiritus (1996), E Gesù camminava con loro (2001), Ut omnes unum sint (2004).

Promuove i diversi convegni ecclesiali, tappa importante nel cammino della chiesa diocesana: “Sviluppo nella solidarietà” (1989), “Catechesi e famiglia” (1993), “Il Vangelo della vita per una nuova società” (1995), “Giubileo e riconciliazione” (1999) , “In ascolto della Parola di Dio: La Sacra scrittura nella vita della Chiesa” (2002), “A quarant’anni dalla Sacrosanctum Concilium: la liturgia nella vita e nella missione della Chiesa (2003), “Chiesa in ascolto” (2007).

Il 19 marzo 1992 accoglie Papa Giovanni Paolo II nella sua storica visita alla nostra Arcidiocesi.

Il 2 febbraio 1995 emana il Direttorio Liturgico Pastorale Lo splendore della Gloria: la celebrazione ecclesiale dei misteri di Cristo. Il testo è il risultato di quattro anni di lavoro che ha visto impegnati nella riflessione e nelle proposte tutto il presbiterio diocesano.

Il 25 maggio 1996 indice la Prima visita pastorale, in cui incontra tutte le comunità parrocchiali e le diverse realtà sociali del territorio; essa si concluse il 22 maggio 1999. Ne seguirà una seconda, dedicata in particolare a promuovere gli organismi di partecipazione nelle parrocchie e nelle unità pastorali (2 febbraio 2004 – 12 febbraio 2005).

A partire dalla lettera Dio mandò il suo Figlio nato da Maria (8 dicembre 1996) accompagna la Chiesa diocesana nella preparazione e nella celebrazione del grande Giubileo del 2000, che vede momenti salienti nei due pellegrinaggi ad Petri Sedem, nel Congresso Eucaristico Diocesano (fase parrocchiale e zonale, 5-12 novembre; fase diocesana, 22-25 novembre) e nell’ordinazione dei primi diaconi permanenti (30 dicembre 2000).

Il 24 novembre 2001 nella Cattedrale di Sorrento apre il primo Sinodo della Chiesa sorrentino-stabiese. Dopo un decennio di attenta preparazione alla luce dell’ecclesiologia dei testi conciliari e postconciliari, nella consapevolezza che «un sinodo post-conciliare non può non essere pastorale nello svolgimento e nella finalità» (E Gesù camminava con loro, 17-18), la fase celebrativa viene aperta il 25 settembre 2010 nella Cattedrale di Sorrento. A conclusione delle 26 sessioni celebrative, il 25 gennaio 2011, nella Solennità della Conversione di San Paolo, nella Concattedrale di Castellammare di Stabia, si tiene la solenne celebrazione di chiusura del Sinodo, che troverà espressione nel testo Parola Annunciata. Parola celebrata. Parola testimoniata (luglio 2011).

Il 10 marzo 2012 viene accolta la sua rinuncia al governo pastorale dell’Arcidiocesi di Sorrento-Castellammare di Stabia per raggiunti limiti d’età.

All’alba del 12 Maggio 2020, all’età di 84 anni, è tornato alla casa del Padre. Le sue spoglie riposano, come da sua espressa volontà, nel cimitero di Cimitile, suo paese natale.