La testimonianza della Caritas Interparrocchiale Meta – Piano – Sant’Agnello

“Tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me” Mt 25,40

Nei momenti di crisi a soffrire di più sono sempre i più poveri. Il Centro di Ascolto Caritas (CdA) interparrocchiale non si è fermato. Anzi, ha maggiorato il suo lavoro. Il CdA è un tentativo di superare un puro assistenzialismo nella logica della promozione della dignità della persona nella logica dell’autentica carità che ci insegna Gesù nel Vangelo.

Alle norme restrittive dovute al coronavirus non ci siamo arresi. Inizialmente abbiamo utilizzato i buoni spesa. Poi, in collaborazione con la protezione civile, coi sindaci e con alcune associazioni presenti sul territorio, la Caritas interparrocchiale Meta-Piano-Sant’Agnello ha organizzato una iniziativa a due livelli: un carrello alimentare e una raccolta fondi. La protezione civile che si occupa dei carrelli fa tramutare i beni alimentari in buoni spesa (seppur con qualche difficoltà) da consegnare ai parroci del territorio dove insistono gli esercenti. I buoni spesa vengono poi offerti dalle parrocchie alle famiglie bisognose.

Avendo lo Stato e i Comuni provveduto, almeno in questa prima fase, ai beni alimentari, il CdA coi i fondi raccolti con l’iban (IT84 M030 6909 6061 0000 0110 370) sta procedendo ad aiutare per canoni di fitto, utenze domestiche e medicine. Fino al 4 maggio a Meta dalle 9:00 alle 12:00 e dalle 17:00 alle 19:30 siamo presenti in chiesa a Meta tutti i giorni per ascoltare e rispondere alle varie esigenze, nel rispetto delle leggi vigenti. Ad oggi abbiamo ascoltato circa 50 famiglie bisognose. Alcune di esse già da tempo si rivolgono a noi. Altre sono nuove famiglie di Piano, di Meta e di Sant’Agnello che vivono serie difficoltà a causa della perdita del lavoro dovuta alla crisi che ha generato il coronavirus che ha messo in ginocchio la stagione turistica in penisola sorrentina. Si tratta di fitti e di bollette per lo più. In qualche caso di medicine urgenti.

Stiamo procedendo come sempre: con l’ascolto si compila la scheda, si segna in rosso l’intervento e si conserva nella busta allegata copia di ricevute. È nostro stile non dare per nessun motivo soldi liquidi (sappiamo bene che c’è il rischio che possono essere utilizzati per scopi diversi!). È necessario, quindi, portare il contratto di fitto e l’ultima ricevuta e si provvede al pagamento. È possibile anche avere un prestito dalla fondazione antiusura EXODUS da poter restituire con calma in piccole rate. Fino al 4 maggio per venire qui a Meta bisogna scrivere sull’autocertificazione, d’accordo coi sindaci e le forze dell’ordine, che si viene alla “Caritas a Meta per motivo di prima necessità”. Continuiamo a offrire il nostro servizio ascoltando e cercando di vivere la Parola di Gesù: “Tutto quello che avete fatto ad uno solo di questi miei fratelli più piccoli, lo avete fatto a meMt 25,40

                                                                                              Un operatore del CdA