Veglia di preghiera per Benedetto XVI

la Chiesa e il futuro Papa: “Nel cuore della Chiesa”

Sacerdoti, religiosi e religiose, laici di tutte le età (giovani, adulti, anziani, famiglie). Tutto il popolo di Dio era rappresentato ieri sera, mercoledì 6 marzo, nella concattedrale di Castellammare di Stabia, in occasione della veglia di preghiera, organizzata dall’arcidiocesi di Sorrento-Castellammare di Stabia attraverso la Consulta delle Aggregazioni laicali, per pregare per Benedetto XVI, la Chiesa e il futuro Papa. Nella concattedrale gremita, malgrado il tempo inclemente, si è vissuto un momento di grande partecipazione, guidati dal nostro Arcivescovo Francesco Alfano. Sui volti dei fedeli si leggeva la fiducia in Dio, l’amore per il Papa emerito e l’attesa piena di trepidazione per il futuro Pontefice.

Il video dell’ultima udienza pubblica di Benedetto XVI del 27 febbraio scorso, canti, letture di un brano tratto dal libro del profeta Isaia e di uno stralcio dalle lettere di san Bonifacio, vescovo e martire, l’adorazione eucaristica silenziosa hanno favorito ulteriormente il clima di preghiera e di partecipazione.
Nella sua meditazione l’Arcivescovo è partito proprio dalla parola del profeta Isaia, “Il Signore ti guiderà sempre”: “Risuona forte la parola di Dio per noi, in preghiera davanti al Signore presente qui nell’Eucaristia – ha detto -. Questa è una parola di consolazione, di speranza, di vita, una parola che guarda al futuro, che guarda lontano. Il Signore è fedele, mantiene la sua promessa, si fa nostro compagno di viaggio nel cammino verso la pace, la luce, il Regno di Dio”. Ma si tratta anche di una “parola esigente”. “Il profeta Isaia – ha ricordato monsignor Alfano – deve gridare questa parola a un popolo che pensa che basti osservare la tradizione e parlare di Dio per stare con la coscienza a posto. Il profeta denuncia una religiosità apparente, che non avvicina a Dio. È una parola impegnativa ed esigente per noi e per tutta la Chiesa, soprattutto in
Quaresima e di fronte alla scelta di Benedetto XVI che ci provoca alla riflessione e all’esame di coscienza”.
In realtà, ha spiegato il nostro Pastore, “la parola di Dio si deve sposare con l’impegno del suo popolo, che non può cedere al compromesso e non può aspettare tutto dall’Alto. Come al tempo di Isaia, Dio parla al cuore del suo popolo e della Chiesa chiedendo di rivedere i nostri comportamenti. Non ci possiamo accontentare di apparenze superficiali o di compromessi”. Questi, ha ribadito monsignor Alfano, “sono giorni nei quali fare un grande esame di coscienza, come ci ha insegnato proprio Papa Benedetto”. È tempo, dunque, di “andare a fondo nella nostra fede, specialmente in quest’Anno della Fede, voluto dal Pontefice emerito. Il gesto alto e sconvolgente di Benedetto XVI di lasciare il ministero petrino ci deve lasciare in una santa inquietudine. Il Signore ci guiderà sempre se sapremo accogliere, donare, riconoscere in ogni persona il nostro fratello, lottare per la giustizia e la pace, superare ogni divisione, stare accanto agli ultimi. No, non si scende dalla Croce: la Chiesa sia testimone di un annuncio di vita e risurrezione, restando accanto ad ogni crocifisso della terra”. Questa è “la missione della Chiesa ed è quello che chiediamo al Signore per il nostro nuovo Papa: che sappia essere promotore di unità e al tempo stesso valorizzare le Chiese locali, intensificare il dialogo con le altre confessioni cristiane e con le altre religioni per un mondo in cui regni l’armonia, la pace e la giustizia, insomma che sia un Pastore secondo il cuore di Dio”. “Dona, Signore, a questa tua Chiesa – ha aggiunto monsignor Alfano – di vivere in comunione con Te e con i fratelli e di fare del Vangelo la legge della nostra vita. Donaci il tuo Santo Spirito e donalo ai cardinali riuniti per il prossimo
Conclave e al futuro Papa. Donaci il tuo Spirito affinché sappiamo rimanere figli del Padre, camminiamo insieme, senza escludere nessuno”. “La tua presenza sia la nostra forza, il tuo silenzio risuoni come parola forte nel nostro cammino. Tu ci guiderai sempre e noi ci lasceremo guidare”, ha concluso l’Arcivescovo.
A conclusione della veglia è stata letta la preghiera in attesa del nuovo Papa, che tutti possiamo recitare ogni giorno fino all’elezione del nuovo Successore di Pietro:
“O Signore,
che guidi e custodisci la tua Chiesa,
infondi nei cardinali elettori lo spirito d’intelligenza, verità e pace,
affinché, con tutto il cuore,
comprendano i desideri che a Te sono graditi
e, conoscendoli, li seguano.
Fa’ scendere sul Conclave il soffio del tuo Santo Spirito
affinché i cardinali possano eleggere
colui che con fermezza di cuore, amore, pazienza e dedizione
guiderà la barca di Pietro
nel futuro mare della storia.
Con la “fumata bianca”
donaci un pastore santo
‘servo dei servi’
che guidi e illumini il tuo popolo
con la verità del Vangelo
e lo edifichi con la testimonianza di vita.
Interceda per noi Maria,
tua e nostra madre,
modello della Chiesa e sostegno di tutti gli Apostoli.
Amen”.

di Gigliola ALFARO