Una riflessione profonda sulla cittadinanza, il bene comune e il senso autentico della partecipazione è stata al centro del Laboratorio di formazione promosso dall’Azione Cattolica Diocesana di Sorrento-Castellammare, tenutosi lo scorso 26 maggio 2025, presso lo Spazio Solidale “Don Aniello Dello Ioio”, nella parrocchia Maria SS. del Carmine a Castellammare di Stabia.
L’incontro, nato come momento di riflessione in vista del Referendum dell’8-9 giugno 2025, ha visto la partecipazione di relatori autorevoli come la Dott.ssa Maria Concetta Criscuolo, magistrato presso il Tribunale di Torre Annunziata, e don Catello Imperato, Responsabile della Consulta Diocesana delle Aggregazioni Laicali, nonché Assistente Diocesano dell’Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti.
Ad aprire la serata sono stati i saluti del presidente diocesano di Azione Cattolica prof. Anna Maria Aiello, che ha sottolineato l’importanza del recupero del significato profondo della cittadinanza come vocazione alla responsabilità e alla partecipazione attiva.
Nel ruolo di moderatrice la segretaria diocesana, dott.ssa Valentina Bucciero, coadiuvata dal dott. Gennaro Ferrara, membro del consiglio diocesano di AC. Entrambi hanno fornito le prime informazioni sui quesiti referendari, oltre a spiegare il tipo di referendum e le maggioranze necessarie per il raggiungimento del quorum previsto.
La Dott.ssa Criscuolo ha affrontato il tema dal punto di vista civile e giuridico, mettendo in luce la necessità di una cittadinanza attiva e informata, fondata su una corretta comprensione degli strumenti democratici, come il referendum, troppo spesso percepito come un atto burocratico e non come un’occasione preziosa di partecipazione.
Don Catello ha altresì offerto una riflessione filosofica e teologica in merito al pensiero di Aristotele, imperniato sull’uomo come “animale politico” per natura: chiamato, cioè, a contribuire al bene della polis non da spettatore, ma da protagonista, con scelte libere e consapevoli, che mirano alla costruzione del bene comune.
In conclusione abbiamo raccolto la sintesi del nostro Arcivescovo Mons. Francesco Alfano, ispiratrice di buone prassi e qualificata esortazione alla radicalità dell’agire comune.
L’incontro ha toccato corde profonde, non sfuggite agli astanti, come ha testimoniato un convenuto, con queste parole “Complimenti al gruppo di lavoro che ha organizzato l’incontro di stasera: grazie per l’importante momento formativo che davvero è stato chiarificatore e capace di muovere vissuti e coscienze!”
Il nostro appuntamento, frutto di un itinerario laboratoriale, e inserito nel percorso annuale di formazione associativa, ha ribadito il ruolo fondamentale della preparazione dei laici, capaci di essere lievito nella società e costruttori di una polis più giusta, umana e fraterna.
È risultato dunque un evento che ha dimostrato come anche il voto possa diventare occasione di evangelizzazione e maturazione personale, e come la Chiesa sia chiamata ad abitare lo spazio pubblico con coraggio, intelligenza e fede.
di Giulio Abagnale, cons. dioc.
