Parrocchia Santa Maria del Lauro, Meta

Accoglienza ed Integrazione a Meta

Sabato 14 dicembre dalle h 19 alle h 21 nel salone del Centro Parrocchiale di Meta si è tenuto l’incontro dal titolo “Accoglienza ed Integrazione” sul tema dell’accoglienza dei profughi di guerra dalla Siria attraverso il meccanismo dei “Corridoi Umanitari”.

Alla presenza dei relatori invitati all’incontro: Mario Marazziti, giornalista, scrittore cofondatore della Comunità di S. Egidio; Daniela Pompei, responsabile dei servizi di immigrazione della Comunità di S. Egidio; don Mimmo Leonetti, responsabile della Caritas Diocesana; nonché del ns Arcivescovo mons. Franco Alfano; hanno dato una breve, accorata, a tratti commovente testimonianza, salutata dagli applausi, le 2 famiglie di profughi di guerra dalla Siria accolte a Meta.

  1. La famiglia Alkhouri: papà, mamma e 2 figliolette, arrivati a Meta il 27 ottobre 2017 ed ora bene integrati nella realtà sia territoriale sia parrocchiale, con appartamentino in affitto a proprie spese, con Mahran che lavora nel campo della ristorazione dal 15 maggio 2018, con Limar and Angel frequentanti rispettivamente la scuola primaria e quella dell’infanzia.
  2. La famiglia Bitar: papà, mamma e 2 figlie, arrivati a Meta il 27 novembre 2019, ora al primo impatto con la realtà territoriale e parrocchiale, ospitati nell’appartamentino della canonica a spese della Parrocchia S. Maria del Lauro e dell’Unità Pastorale 4 Meta-Piano-S.Agnello come sostegno all’Opera-Segno “Accoglienza Migranti”.

Nel salone gremito di intervenuti, non solo da Meta, erano presenti anche alcuni ulteriori profughi accolti nella ns Diocesi sempre nell’ambito dell’Opera-Segno “Accoglienza Migranti”: un’altra famiglia di profughi di guerra dalla Siria accolte a S.Salvatore di Vico Equense ed ospitata dal parroco don Giovanni Coppola; un giovane eritreo accolto dalla parrocchia della Cattedrale di Sorrento ed ospitato dal parroco don Carmine Giudici.

Hanno poi preso la parola, uno dopo l’altro, i relatori invitati. Per brevità, non riportiamo qui un resoconto; diciamo solo che hanno aperto il cuore di tutti le motivazioni profonde, gli episodi di vita ed i numeri raggiunti ad oggi dai “Corridoi Umanitari”.

In particolare, Mario Marazziti ha raccontato il sapore ed il calore della sua precedente visita a Meta, che lo ha portato a scrivere il cap. 29 “Felici alla Meta” sulla accoglienza proprio della famiglia Alkhouri nel suo libro “Porte Aperte – Viaggio nell’Italia che non ha paura”, disponibile nelle librerie Mondadori.

di Michele Miccio