Parrocchia Santa Maria del Lauro, Meta

Campi scuola giovanissimi

Nella settimana del campo scuola la Fede si è rafforzata, siamo diventati più determinati, pronti a tutto e a perdere tutto affinché noi riusciamo nel nostro intento, con la consapevolezza di non essere soli: Dio e tutto l’universo cospirano nella realizzazione dei nostri sogni. Ognuno di noi è nato con uno scopo, ognuno di noi è qui per un motivo.

Abbiamo appreso che gli ostacoli non sono sempre maligni. Delle persone care, anche a loro insaputa, potrebbero essere la causa del nostro allontanamento dall’obiettivo: capita che di fronte alla scelta tra il nostro bene e quello che vogliamo ad un altro, rinunciamo al primo per accontentarci del secondo. Ci siamo fatti forza, ci siamo resi conto che per portare avanti i nostri progetti dovremmo essere sempre pronti a dire un arrivederci: i legami più veri, fatti di materia pura, saranno sempre lì ad aspettarci.

Il nostro cuore è la chiave per raggiungere il tesoro, il nostro sogno. Ma il cuore è traditore, ha paura di rischiare e con il passare del tempo ci parla sempre a voce più bassa.

Questo perché crescendo gli uomini tendono a dimenticare il proprio sogno ed il cuore ha paura di soffrire e farci soffrire, quindi preferisce non ricordare a noi stessi il nostro sogno. Potremmo arrivare al punto di desistere dalla ricerca del nostro sogno e questo fallimento sarebbe troppo grande per lui, al punto da preferire arrendersi prima. Immersi nella natura e nel silenzio più totale della montagna, faccia a faccia, abbiamo discusso col nostro cuore: qualcuno gli ha dimostrato di avere il coraggio e la determinazione di raggiungere la propria Leggenda Personale, altri hanno chiesto spiegazioni e altri ancora lo hanno incoraggiato. Ognuno a modo suo ha ottenuto la consapevolezza e il coraggio necessari per continuare o intraprendere questo arduo percorso.

Al termine di questo viaggio tutto ciò che resta da dire è: grazie. Grazie a te Signore per aver dato ad ognuno di noi la giusta grinta e maturità per affrontare questo campo, a Don Francesco che ha reso tutto questo possibile e a Don Alfonso per esser stato una guida in questi brevi ma intensi 5 giorni. Grazie a tutti i miei compagni di viaggio che hanno avuto il coraggio di affrontare e mettere a nudo tutti i loro sentimenti, difficoltà e pensieri e affidarli al Signore Gesù.

di Gabriele