Nei mesi di febbraio, marzo, aprile e maggio 2024, come operatori volontari di diversi gruppi operanti nella parrocchia della Concattedrale e di Santa Maria della Pace, abbiamo partecipato ad un corso di formazione per animatori.
Il percorso formativo, in collaborazione con la Caritas Diocesana, è stato curato dalla Società Cooperativa Sociale PEPITA e si è articolato in cinque weekend programmati.
Sin dal primo incontro ci siamo resi conto di quanto fosse importante essere lì, proprio per le criticità che da subito sono emerse.
Prima fra tutte, anche se può sembrare paradossale, scoprire quanto poco ci conoscessimo fra noi, e quanta poca conoscenza avessimo delle attività che ognuno di noi mette in essere per i ragazzi e per le varie attività dell’Oratorio. Nel presentarci l’un l’altro, ci siamo quindi resi conto, mettendo a fuoco noi stessi e il nostro ruolo nel gruppo di appartenenza, che la mancanza di comunicazione è probabilmente il primo problema da risolvere se vogliamo realizzare “il bene … per bene”.
Essere e sentirci suddivisi in vari gruppi (Oratorio, ACR, ACG, Catechismo etc….), organizzarci e programmare le attività ognuno per proprio conto, fa sì che anche i ragazzi si sentano autorizzati a preferire un’attività piuttosto che un’altra, poiché involontariamente, le proponiamo come separate e diverse.
Abbiamo compreso che l’Oratorio deve essere invece il luogo e il tempo che le contiene tutte, dove il percorso è unico e ogni tappa non può prescindere dalle altre. Si parte insieme per arrivare insieme. Noi e i ragazzi.
Grazie a questo corso, possiamo dire che finalmente abbiamo tirato fuori il coraggio di conoscerci guardandoci nelle nostre intenzioni, incontrandoci in quel luogo meraviglioso che è il tempo dedicato ai ragazzi, parlando di quanto sogniamo realizzare per loro ma, da ora in poi, insieme.
Un primo risultato che siamo riusciti ad ottenere e di iniziare a discutere di programmazione e di quanto sia necessario e importante partire con una visione chiara e univoca di tutte le attività annuali, dei luoghi dove realizzarle e di nuove strategie da mettere in campo per coinvolgere quanti più ragazzi possibile, tenendo conto del tempo che ognuno di noi può impegnare e in quale ruolo.
Ci siamo resi conto, in quanto animatori autodidatti, di essere rimasti abbastanza fermi ad un linguaggio che non sempre aiuta a stabilire una sintonia e una relazione tra noi educatori e i ragazzi. Contiamo pertanto in una apertura a volontari più giovani, rintracciando attraverso il gioco e dinamiche di gruppo l’approccio giusto, e un linguaggio mirato per affrontare il gap generazionale che spesso pone distanze difficili da percorrere per arrivare al cuore dei ragazzi.
Il corso è stato infine anche l’opportunità per porre le basi di un’amicizia sincera con gli educatori di Pepita, che sono davvero speciali oltre che essere stati preziosi.
È nata con alcuni di loro e con le realtà dove operano una collaborazione.
Nel mese di luglio un gruppo di oltre 20 adolescenti, provenienti dall’Oratorio di San Giacomo della Provincia di Spoleto, guidati dal loro educatore, hanno vissuto una settimana nella nostra realtà parrocchiale e nell’ Oratorio del Centro Antico, impegnando alcune mattinate prestando servizio sia alla mensa della Caritas diocesana, che presso la Concattedrale. Oltre al servizio, hanno visitato le bellezze del nostro territorio, unendo alle visite riflessioni e attività formative. Un ringraziamento particolare va a coloro che con disponibilità e accoglienza hanno reso possibile la riuscita del campo animando l’entusiasmo dei ragazzi durante le visite e i servizi.
Quest’amicizia stretta tra le due realtà è stata e sarà un’occasione per crescere nel confronto, nell’arricchimento reciproco e nello scambio di idee e di proposte da rivolgere in un piano pastorale ed educativo ai bambini, ragazzi e giovani, a cui sono sempre rivolti i nostri sforzi e il nostro impegno.
articolo a cura di
Massimo Caner animatore Oratorio Centro Antico
Federico Marcovecchio animatore coopertiva sociale Pepita